Vittoria fondamentale per la Dinamo Sassari che batte al PalaSerradimigni il Paok Salonicco con il punteggio di 82-78 e rimane così in corsa per il passaggio alla fase successiva della Basketball Champions League. Questi i nostri giudizi.
Robinson: 7,5. Approccio positivo del numero 4 biancoblù, su ambo i lati del campo. Le ultime giocate del secondo periodo, palla per Bendzius e soprattutto il canestro in reverse che mette il Banco sul +10, sono il preludio di un secondo tempo in cui, al netto di un paio di perse, è fondamentale sia in regia – quando capisce di dover cavalcare il momento positivo di Stephens – che dal punto di vista realizzativo, lunetta compresa. Si aggiungono, finalmente, anche 4 recuperi.
Kruslin: 6,5. Si spende tanto in difesa su Riley e soprattutto su Franke, anche se a volte il primo lo mette in difficoltà. Rimane freddo nonostante alcuni fischi più che dubbi degli arbitri. Ha ancora una serata molto difficile al tiro e fa sudare il risultato con l’1/2 in lunetta a 21” dal termine. Ma al di là di tutto anche il croato da un apporto importante alla prima vittoria europea.
Jones: 6,5. Tanta la pressione della difesa del Paok, a cui risponde con tiri dall’alto quoziente di difficoltà. Almeno inizialmente perché poi qualche disattenzione difensiva lo limita. Nel secondo tempo prova a far crescere la propria intensità difensiva, nel momento più difficile di Sassari mette una tripla importante a cui segue quella di Bendzius. Poco reattivo però sull’ultimo possesso che riavvicina il Paok dove condivide le responsabilità con Stephens.
Bendzius: 8. Ancora una volta decisivo e ormai non è più una novità. Parte bene in attacco, ma anche a rimbalzo dove dopo meno di cinque minuti è già a quota quattro. Bucchi gli dà molto respiro, anche perché in alcune situazioni il lituano è un pizzico lento sulle letture difensive. Nel terzo periodo paga la voglia di Polley di rimettere in carreggiata i suoi. Poi però fa tutto lui. A poco più di 5′ dal termine mette una bomba delle sue in transizione e pesca un jolly in penetrazione che rimettono nuovamente Sassari avanti e soprattutto in fiducia. Sigilla il risultato con un rimbalzo difensivo determinante e due liberi che fermano il tabellone sul punteggio finale.
Stephens: 7,5. Tanta l’energia messa in campo dall’ex Igokea, che inizialmente sbaglia anche appoggi facili poi sale di livello con il passare dei minuti nel primo tempo su ambo i lati del campo. Vive il proprio momento migliore in un terzo quarto dove sembra onnipresente e in cui lascia il marchio schiacciando in testa a un avversario impotente. Chiude con la prima doppia-doppia in maglia biancoblù, ma il mancato tagliafuori su Polley a 39” dalla fine rischia di macchiare seriamente la sua serata fino a lì più che positiva e incide sul voto finale.
Nikolic: 7,5. Ha sulle spalle due falli poco dopo il suo ingresso in campo ma non molla un centimetro dal punto di vista difensivo. Lotta, gestisce con la giusta calma la regia (7 gli assist finali) e Bucchi lo premia dandogli diversi minuti nel quarto periodo quando Sassari ha bisogno di un pizzico di freddezza in più. E nonostante alcune forzature quella di stasera è sicuramente la prova migliore in maglia sassarese.
Gentile: 6,5. Ancora un buon ingresso dalla panchina, sfrutta esperienza e carisma e con lui in campo tra regia e aggressività Sassari gioca la sua pallacanestro migliore nel primo tempo. La partita sembra proseguire sui ritmi giusti, poi qualche scelta poco lucida lo porta in panchina nel quarto finale.
Treier: 6. Bucchi gli concede subito spazio, lui risponde subito senza paura di buttarsi dentro l’area e soprattutto di sporcarsi le mani in difesa. Bravo a farsi trovare pronto anche sul perimetro quando chiamato in causa.
Diop: 6. Cerca di non far calare la fisicità e l’intensità messa dal collega di pitturato. Fa il suo in difesa per la maggior parte dei minuti in campo ed è bravo anche a farsi sempre trovare da un Gentile quando si trovano insieme in campo.
Devecchi: sv. Solo pochi istanti in campo.
Chessa: sv.
Gandini: sv.
Coach Bucchi: 6,5. Arriva quella prima vittoria necessaria a rimettersi in carreggiata anche in Europa. Il risultato finale stavolta è più importante di una prestazione che per larghi tratti della partita è più che positiva, ma che rischia di scivolare nel momento in cui la difesa perde qualche giro sugli uno contro uno. Decisivi stavolta i tiri liberi, non solo quelli a pochi secondi dalla fine, perché nonostante l’1/2 nell’ultimo minuto Sassari chiude con l’80%. Ma sono soprattutto le palle perse limitate, le 12 palle recuperate e i 23 assist complessivi che possono far guardare il bicchiere mezzo pieno al coach dei biancoblù.
Matteo Cardia














