Il calcio di luglio lascia il tempo che trova ma l’amichevole tra Cagliari e Leeds e il mercato in casa rossoblù stanno iniziando a dare qualche indicazione interessante.
Partiamo dalla formazione titolare schierata da Maran per la sfida agli inglesi del Loco Marcelo Bielsa. In maniera particolare è spunto di riflessione la titolarità e la posizione in campo di Oliva. L’uruguaiano è risultato uno dei migliori in campo, se non proprio il migliore della sfida alla squadra di Championship, e a sorpresa ha giocato con un compito tattico nuovo nella storia recente dei rossoblù. Oliva è stato schierato in mezzo al campo, dopo che in ritiro per diverse volte Maran lo aveva provato da mezzala, ma non ha agito da regista. Ricordiamoci infatti che il regista non è un ruolo in campo, come ad esempio il difensore centrale, ma un compito. L’ex Nacional ha fatto una gran partita giocando da mediano incontrista. Dobbiamo sorprenderci? No, in realtà in patria il ragazzo ha fatto parlare di sé rendendo tanto proprio in questa posizione. Si è creata un po’ di confusione nel suo passaggio al Cagliari (che su di lui, non dimentichiamolo, ha investito 5 milioni di euro) quando è stato descritto prima come il sostituto per la partenza futura di Barella e poi come possibile innesto in regia. Ma da mediano incontrista Oliva potrebbe trovare la sua dimensione e giustificare l’investimento del club di Tommaso Giulini.
L’uso del mediano, molto attuale nel calcio moderno con una chiave tattica diversa rispetto al passato e votata più all’attacco che alla difesa al contrario di quanto si possa pensare, ci mette davanti a un quesito: Maran vuole o può fare a meno di un regista? Partiamo dal presupposto che il regista è stata la vera croce e delizia del Cagliari nelle ultime stagioni, specie dal ritorno dalla Serie B in poi. Prima Di Gennaro, poi Cigarini e a tratti Bradaric.Con il croato che a dirla tutta da regista fatica molto rispetto a quando può agire da incontrista. Un B,D,C in mezzo al campo che rispecchia un alfabeto poco ordinato, e che infatti spesso ha stentato a dare continuità al gioco rossoblù. Ma non dimentichiamoci che nel periodo senza Cigarini due anni fa il Cagliari si è spaventato, e non poco, trovando comunque la salvezza. Riuscire a fare a meno di un regista dunque potrebbe essere una svolta importante per i rossoblù. La svolta che cambierà definitivamente il gioco. Come si può arginare l’assenza di un regista in mezzo al campo se sostituito da un mediano? Semplice, con due mezzali che agiscono da play. Rog contro il Leeds per 30 minuti ha letteralmente spaccato la difesa avversaria con le sue incursioni palla al piede. Poi è calato a livello fisico. Lo stesso compito possono ricoprirlo Ionita e Castro e soprattutto è un’impostazione tattica ideale per l’obiettivo di mercato Nandez. Anche se il giocatore del Boca Juniors è duttile e in caso potrebbe lui stesso prendere i comandi da mediano incontrista, in un ruolo molto simile al volante sudamericano che lo ha lanciato a inizio carriera.
Due mezzali che impostano, si inseriscono e difendono protette da un mediano incontrista e in grado di scambiare in avanti con un trequartista, ora Joao, Castro o Birsa in futuro magari Nainggolan. Potrebbe essere questa la nuova arma di Maran per cambiare pelle al suo Cagliari. Uno schema che darebbe più vivacità all’attacco oltre ai soliti cross per la testa del Pavo, che restano comunque fondamentali ma che non possono essere l’unica alternativa offensiva dei rossoblù se si vuole fare meglio del quindicesimo posto dell’anno scorso.
Roberto Pinna