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Cagliari Primavera | Le pagelle: Carboni dà qualità, Vinciguerra devastante

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I nostri giudizi sul Cagliari Primavera di Fabio Pisacane dopo il match vinto per 4-2 al Centro Sportivo Luigi Berlusconi di Monzello contro il Monza.

Iliev 6 – Per i primi 30 minuti si gode da spettatore non pagante la bagarre del Luigi Berlusconi tra i suoi compagni e gli avversari. Al minuto 34 è strepitoso sulla punizione al veleno battuta da Ferraris ma è sfortunato sulla successiva ribattuta dove non può nulla sul tap-in da distanza ravvicinata di Lupinetti. Nel secondo tempo, la partita dell’estremo difensore del Cagliari è di normale amministrazione in ufficio. Il Monza cerca di attaccare ma il bulgaro non corre particolari pericoli.

Arba 6 – Il suo presente si chiama dedizione in fase difensiva. Nel complesso regge l’urto contro Ferraris e altresì quando Fernandes cerca di bazzicare dalle sue parti per prendere qualche pallone giocabile. Si fa però sorprendere da Marras in occasione del gol che porta al momentaneo 2-3 del Monza e alla doppietta di Lupinetti. Sfiora il gol al 78′ su cross di Vinciguerra ma di testa manda alto.

Cogoni 6,5 – Sorpresa? No grazie. Ormai il 13 rossoblù, nonostante il suo inserimento recentissimo in Primavera, è diventato a tempo di record una vera e propria certezza nella retroguardia isolana. Pisacane gli dà ancora una volta fiducia e lui lo ripaga come meglio non si potrebbe. Davanti a lui c’è un avversario insidioso come Goffi ma non rischia praticamente mai. In copertura, ha tempi di lettura sulle preventive e anche sul rilancio immediato dell’azione davvero impressionanti, che fanno senza dubbio sperare in un proseguo di stagione importante. La sua crescita è una delle note più liete del Cagliari Primavera dell’ultimo periodo.

Catena 6,5 – Passano le gare ma l’intesa con un rookie della categoria come Cogoni si affina sempre di più. A differenza delle altre uscite, dove il suo primo pensiero era la fase di impostazione, la concretezza diventa il suo primo obiettivo. Usa il fisico solamente in caso di bisogno e non rischia mai. Gli avversari oggi dalle sue parti hanno potuto ben poco.

Idrissi 6 – Con Pisacane in panchina, ha raggiunto un equilibrio nelle due fasi da non sottovalutare. Se infatti in passato prediligeva molto di più la fase offensiva e di cross per le punte rispetto a quella difensiva dove aveva qualche difficoltà di troppo, adesso invece le alterna con molta più disinvoltura. Difende quando la squadra è bassa e attacca quando è il tempo di spingere. Procura l’espulsione di Nené che mette ancora di più in discesa la gara per i rossoblù.

Caddeo 6 – Con la fascia di capitano al braccio per l’assenza nell’undici iniziale di Carboni, approccia la gara con le idee chiare. Il numero 8 rossoblù, infatti, entra in campo con la solita voglia di mettere la giusta intensità. A ciò aggiunge anche un ingrediente in più, ovvero l’inserimento senza palla, dialogando spesso con i compagni. La sua partita termina troppo presto, al tramonto del primo tempo quando si infortuna dopo un brutto contrasto che porta all’ammonizione di Dell’Acqua (dal 41′ Balde 6: Le sue caratteristiche sono decisamente diverse da quelle di Caddeo. Il numero 15 di Pisacane ci mette tanta fisicità, si affida più alla semplicità che ai tocchi di fino nelle giocate anche se ancora una volta eccede un po’ troppo nella foga nei duelli individuali, tanto da beccarsi il cartellino giallo).

Malfitano 6 – La personalità certamente non manca al classe 2007. Il centrocampo del Cagliari gira bene e lui lo dirige con sapienza e senso della posizione. Non eccede nelle giocate, ma dà prova di essere un equilibratore importante nella coralità del gioco dei giovani rossoblù. (dall’82’ Conti SV: entra in campo nel finale per dare una mano al centrocampo rossoblù).

Marcolini 6,5 – Ha tanta sicurezza nei propri mezzi e grande propensione al palleggio e all’impostazione, così da aprire il campo per le giocate dei compagni sull’esterno. Il piede, come quello di suo papà Michele, è di quelli importanti. Precisione e qualità al potere per il numero 74 rossoblù. Dall’essere inizialmente dietro alle quinte a protagonista nello scacchiere del Cagliari Primavera il passo è stato relativamente breve.

Pulina 6 – Il 4-3-1-2 è ormai tornato ad essere il marchio di fabbrica del Cagliari, almeno dalle parti della Primavera. Il numero 7 viene riconfermato come riferimento di raccordo tra centrocampo e attacco dietro ai due attaccanti Vinciguerra e Konate. Gioca con vivacità una partita nel complesso diligente. (dal 66′ Carboni 6,5 – Il suo ritorno in campo dopo l’infortunio era senza dubbio una delle notizie che Pisacane e tutto il gruppo del Cagliari Primavera aspettavano. La condizione fisica è ancora da recuperare ma le poche giocate messe in campo sono da effetti speciali. Appena 7′ dopo il suo ingresso al posto di Pulina, tira fuori dal cilindro il primo numero da mago del pomeriggio mandando in porta Kingstone con una palla d’esterno geniale, ma lo zambiano getta alle ortiche sparando alto. Al minuto 85, ecco un altro gesto tecnico top class con il tacco per completare uno scambio nello stretto in area di rigore ancora con Kingstone che però nella circostanza non è fortunato. Il 10 del Cagliari torna comunque ad essere una risorsa fondamentale per la Primavera rossoblù).

Vinciguerra 7,5 –  Il clima atmosferico è di quelli estivi al Centro Sportivo Luigi Berlusconi di Monzello ma sul campo si abbatte letteralmente un uragano forza 22. L’attaccante campano è il vero e proprio incubo di giornata della difesa del Monza. Si muove tantissimo, viene a prendersi costantemente il pallone, ma lui va oltre all’essere una semplice seconda punta e dà una mano con sacrificio anche in fase difensiva, dimostrando di volersi prendersi la scena a tutti i costi dando tutto quello che ha. In fase offensiva, la sua gara vale il prezzo del biglietto. Ha sempre lo sguardo rivolto in avanti alla ricerca degli spazi e sopratutto ha con sé la sua arma letale: l’uno contro uno. La retroguardia del Monza è in apprensione perenne quando il pallone gravita dalle sue parti, senza mai riuscire a fermarlo e tanto meno senza riuscire mai a leggerne le intenzioni di giocata. La super doppietta odierna, che lo porta a segno per la terza volta in campionato, è il coronamento di una prestazione che rasenta la perfezione. Immarcabile e al tempo stesso decisivo. (dall’82’ Achour 6,5: entra in campo al posto di uno spaziale Vinciguerra con tutta la voglia del mondo di spaccare tutto e con il chiaro e nemmeno tanto nascosto obiettivo di far breccia nel cuore di mister Pisacane. Dopo appena 5 minuti dal suo ingresso in campo, spreca una buona chance con un sinistro troppo centrale. La voglia di sbloccarsi, tuttavia, si impossessa di lui e allo scoccare del 90′ parte in solitaria palla al piede con il Monza tutto sbilanciato in avanti e trafigge Mazza per il suo primo gol in questa Primavera 1, che mette al riparo il Cagliari e fissa il punteggio sul 4-2 finale).

Konate 6,5 – Se Vinciguerra svariava e rendeva un inferno la vita ai difensori del Monza, il numero 45 aveva una mansione decisamente più rognosa per qualsiasi attaccante, ovvero il gioco sporco, andando spesso a fare sportellate con i marcatori avversari. Nel primo tempo il suo lavoro si rivela comunque prezioso ma ciò lo spegne un po’ in fase offensiva. Nel secondo tempo, la musica della sua partita è decisamente differente. L’italo-ivoriano entra con uno spirito più aggressivo. La dimostrazione diretta della sua trasformazione arriva dopo 10′ di orologio della ripresa, quando manda in tilt Bruganello, che è costretto a stenderlo in piena area di rigore. Al resto e a portare il Cagliari sul momentaneo 3-1 ci pensa la sua freddezza e la sua concentrazione dagli undici metri, elementi determinanti nel calciare un penalty. (dal 66′ Kingstone 5,5 – Pisacane lo manda in campo poco oltre l’ora di gioco al posto di Konate per dare maggiore peso e spunto all’attacco del Cagliari. Nel giro di 6 minuti, tra il 73′ e il 79′, si mangia due colossali occasioni da gol che avrebbero potuto chiudere ben prima la pratica Monza. A livello di giocate, a tratti cerca lo spunto con le sue lunghe leve e con la progressione palla al piede ma non sempre è preciso come controllo palla e nella scelta singola delle giocate da fare, con un Cagliari abbassato ma comunque sul pezzo).

Allenatore Fabio Pisacane 7 – La partita a scacchi con il suo omologo Lupi è decisamente sua a mani basse. Dopo un avvio un pochino in sordina e con il Monza che tentava di colpire a freddo, il suo Cagliari viene fuori e come una tigre balza fuori all’improvviso e azzanna la preda nel momento proprio meno atteso. Da lì, come nella migliore delle opere teatrali, scrive il copione pressoché perfetto, dove tutti gli interpreti messi in campo sono sostanzialmente a loro agio nelle posizioni assegnate. Nella ripresa, il Cagliari si abbassa ma soffre il giusto rimanendo sempre sul pezzo. Il tecnico rossoblù, per la terza volta in campionato, ha fatto scacco matto all’avversario e ora la sua squadra ha agganciato la zona playoff del campionato di Primavera 1. Il percorso è solo all’inizio ma sognare non guasta. E alla ripresa c’è l’Hellas Verona ad Asseminello.

Fabio Loi

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