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Cagliari, Nicola si coccola Zortea: l’esterno che non fa rimpiangere Nandez

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Zortea è un tipico paese alpino del Trentino allungato su una spianata della china del monte. La sua posizione è dominante sulla conca di Canale con i monti che le fanno corona e sul Sass Maor che, verso Nord, si eleva solitario e diafano nel cielo. Si può raggiungere il paese sia salendo da Prade, sia percorrendo la strada che si stacca dalla provinciale a Revedea, a ovest di Gobbera, costeggia il Lozen in sponda sinistra e lo attraversa nei pressi di Mureri; poi un ramo si dirige verso Zortea e l’altro sale verso il rifugio e il lago di Calaita. La sponda destra del Lozen è ben esposta al sole, ricca di prati e cosparsa di fienili. Ed è qui che è nato Nadir, esterno di fascia destra, che dal suo paese prende il cognome e che quest’anno sta provando in tutti i modi a tenere più che vive le speranze salvezza del Cagliari di Davide Nicola in Serie A. Motivo in più per andarci.

Momento
Sedici presenze e tre gol in campionato. Mai in carriera l’esterno classe ‘99 scuola Atalanta aveva fatto così bene. E dire che in estate il suo impatto alla maglia rossoblù era stato tutto tranne che positivo. Un infortunio durante l’ultima parte del pre-campionato ne aveva ritardato condizione e fiducia e poi quella pesante ombra di essere il sostituto, sicuramente con iniziale minore appeal, di un certo Nahitan Nandez volato in Arabia a parametro zero. In Serie A la sua prima presenza è arrivata solo alla quarta giornata, contro il Napoli, e la prima da titolare solo contro l’Empoli alla quinta. Con Nicola che inizialmente visto il suo stop e la sua condizione non ottimale aveva preferito adattare Paulo Azzi sulla corsia di destra davanti a Gabriele Zappa. Poi a Parma alla sesta di campionato il primo gol e l’inizio di un feeling importante con Cagliari. La gara con il Milan probabilmente la migliore fin qui, con tanto di rete nel 3-3 finale ai rossoneri alla Unipol Domus alla dodicesima. E infine il gol al Brianteo nel 2-1 al Monza nell’ultimo turno, che ha permesso ai rossoblù di far partire la rimonta e di rimettere la testa fuori dalla crisi di risultati di dicembre.

Centralità
Corre, crossa, si inserisce e detta i tempi. Zortea è il classico esterno che se lasciato libero di fare delle scorribande sulla fascia può essere pericoloso per qualsiasi avversario. L’anno scorso a Frosinone (una rete e cinque assist) era più funzionale al lavoro negli ultimi metri dei compagni, in questo Cagliari che fatica a trovare le reti dei suoi attaccanti con continuità lui invece è l’arma in più anche sotto porta. Aspetto che comunque è nelle sue corde, da ragazzo nella Primavera dell’Atalanta segnava e faceva segnare: 48 presenze totali in Primavera 1 con 4 reti e 12 assist. In rossoblù ha trovato un compagno di corsia perfetto in Zappa. I due si possono intercambiare in base alle situazioni di gioco e soprattutto parlano la stessa lingua calcistica, fatta tutta di corsa e spinta verso il fondo. Non male per un giocatore arrivato tra l’incertezza generale per sostituire un calciatore come Nandez che a Cagliari, nel bene o nel male, aveva lasciato un segno. Un Nandez che, seppur totalmente diverso per caratteristiche, mai aveva approcciato così bene a livello di numeri una stagione in rossoblù. Magari il piccolo paesino di Zortea non avrà il fascino e il romanticismo del lungomare di Punta del Este a Montevideo, ma per qualità-prezzo al momento, per questo Cagliari, vale sicuramente il viaggio.

Roberto Pinna

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