Il fallo di Cristiano Ronaldo su Cragno ha condizionato tutto il post partita di Cagliari-Juventus. Inutile girarci troppo intorno. I commenti infuriati dei tifosi sui social e in radio, le accuse a un regolamento non rispettato del presidente Tommaso Giulini in TV e la corsa alle parole degli arbitri per capire meglio la dinamica del fallo e la sua errata o meno interpretazione.
Zero alibi – Solo una persona in casa Cagliari ha spostato l’attenzione esclusivamente sul campo: Leonardo Semplici. Il Cagliari non può permettersi al momento di rimuginare e sprecare energie in polemiche. Ma soprattutto il tecnico toscano non vuole alibi per un primo tempo giocato con poca cattiveria e senza convinzione. Se devi dare tutto per provare a fare un’impresa salvezza non puoi concederti il lusso di lasciare 45 minuti a un avversario. A prescindere dalla forza e il blasone di chi hai davanti. Concetti chiari che l’ex Spal ha espresso nella conferenza post gara con i bianconeri, prendendosi in prima persona la responsabilità senza nascondersi dietro le accuse agli arbitri. E ieri sera alla Sardegna Arena sarebbe stato facile: “Sul fallo di Cristiano Ronaldo non mi esprimo. – ha detto Semplici – Non ho mai parlato di arbitri in carriera e non ho intenzione di iniziare a farlo dopo la Juventus. Guardo invece al nostro primo tempo, già dalla ripresa degli allenamenti dovremmo lavorare sull’approccio sbagliato per non ripeterlo nella prossima finale che ci aspetta contro lo Spezia fuori casa. Mi prendo io la responsabilità del primo tempo con meno cattiveria e voglia del dovuto. Forse non sono stato abbastanza bravo a fare capire alla squadra l’importanza della gara. Potevamo fare un diverso risultato e il secondo tempo, che mi è piaciuto, lo ha dimostrato”.
Ricetta – Zero alibi, zero polemiche, autocritica e segnale importante allo spogliatoio. Per salvarsi non servirà riflettere sul rosso non dato a Ronaldo ma solo sui propri errori. Sembra un concetto banale ma nel calcio televisivo e iper sezionato nei suoi minimi dettagli trovare una persona che eviti di nascondersi dietro le polemiche arbitrali e gli alibi di vario tipo è raro, specie se si sta giocando tutto, futuro in panchina compreso, in un “manciata” di gare. Poche parole, pochi concetti per un obiettivo unico. Semplici è così. Pochi ricami e tanta schiettezza. Magari le sue conferenze non daranno i titoloni che alcuni suoi colleghi sono bravi a regalare con continuità alla stampa, intanto però ieri la figura del signore e dell’uomo di campo fatta dal tecnico fiorentino è stata di quelle esemplari. Essere stato l’unico all’interno del mondo Cagliari a non mettere una parola sull’espulsione di Ronaldo la dice lunga sulla mentalità che lo sta accompagnando in questa nuova avventura in Sardegna. Chapeau.
Roberto Pinna