È ufficiale, nasce la Fc Alghero Special. Nella mattinata di oggi, 14 novembre, si è tenuta presso l’Aeroporto di Alghero la presentazione del progetto della società calcistica algherese. Un’iniziativa importante che vedrà compiere proprio attraverso lo sport un grande passo avanti in termini di inclusione. Una squadra interamente composta da atleti provenienti dal Centro di Salute Mentale della città catalana: questo l’obiettivo della società capitanata dal proprietario della Nobento Andrea Alessandrini. Tra i tanti ospiti presenti alla presentazione anche Gianfranco Zola, vicepresidente della Lega Pro e padrino dell’iniziativa. Ecco le sue parole al termine dell’evento ai nostri microfoni.
Gianfranco Zola, oggi è qui in veste di Padrino della FC Alghero per dare il via a questo progetto molto importante. In che modo nasce il suo coinvolgimento in questa iniziativa?
“Mi è stata presentata l’opportunità dal presidente della Fc Alghero Andrea Alessandrini, mi ha raccontato il progetto, l’ho trovata una cosa bellissima. Per un uomo di sport come me, avere proposte così importanti per promuovere lo sport , sono iniziative che faccio con estremo piacere. Il mio coinvolgimento deriva da questo, mi piace molto la direzione intrapresa da questa società, poi ripeto lo sport dà dei benefici a 360 gradi inclusa l’inclusione quindi mi sono fatto coinvolgere con molto piacere”.
Come l’ha convinta Alessandrini a sposare la causa della FC Alghero?
“A parte aver eluso la sorveglianza di casa mia ed essersi introdotto senza permesso niente (ride ndr). Scherzi a parte non ha fatto niente, la bontà della sua proposta è stata talmente attraente da convincermi subito”.
È stato confermato come vicepresidente della Lega Pro: quali sono gli obiettivi per il prossimo mandato?
“Abbiamo diversi obiettivi in Lega Pro, uno su tutti è quello di garantire una sostenibilità ai club. Per poter fare questo una delle cose prioritarie da fare è quello di stimolare le società affinché queste investano sempre di più nel settore giovanile e nelle risorse locali. Dobbiamo diventare sempre più bravi a far crescere i nostri giovani, i nostri talenti e farli maturare perché poi questo potrà essere una risorsa indispensabile nel futuro dei nostri club. Io sono coinvolto in questo senso cerco di aiutarli ma anche loro aiutano me per farmi capire le loro necessità. Sono convinto che questo progetto non è soltanto utile alla Lega Pro, ma a tutto il calcio italiano. Noi siamo presenti in 60 paesi d’Italia quindi questo è identificativo della cura che tutti noi mettiamo per la valorizzazione dei giovani in tutto il territorio: io a questo credo molto”.
Restando in Lega Pro, non posso non chiederle cosa pensa dell’avvio di stagione della Torres. Può essere l’anno giusto per i ragazzi di Alfonso Greco per sognare la Serie B?
“Io me lo auguro, quest’anno stanno facendo molto bene come anche fatto l’anno scorso. Alla fine i risultati molto spesso dipendono da fattori che non riguardano te. L’anno scorso ad esempio nella partita forse più importante sono stati poco fortunati però quello che conta è fare le cose nel migliore dei modi e credo che questo la Torres lo stia facendo. Il patron Luigi Pinna, l’allenatore e la squadra e naturalmente il presidente Stefano Udassi tutti uniti verso l’obiettivo, questo è quello che devono continuare a fare. Se quest’anno ci sarà un pizzico in più di fortuna magari il risultato che tuti si aspettano finalmente potrà essere raggiunto, nonostante ciò, il lavoro fatto fin qui è molto importante e merita i migliori complimenti”.
Giuseppe Meloni