Ancora un successo da stropicciarsi gli occhi per l’Hermaea Olbia, che al Geopalace supera anche la Cbf Balducci Macerata e guadagna una storica qualificazione alla Coppa Italia della Serie A2. Vittoria mai in discussione per le aquile tavolarine, capaci di domare con autorità la terza forza del torneo grazie a un solido predominio a muro e a un ottimo livello in battuta. Sugli scudi Renieri, top scorer con 18 punti e tante giocate irresistibili, ma l’Hermaea ha potuto giovare ancora una volta su una prova di altissimo livello da parte di tutto il sestetto.
LA GARA – Coach Guadalupi schiera Allasia al palleggio, Renieri opposto, Miilen e Maruotti in banda, Barbazeni e Babatunde al centro e Caforio libero. Macerata invece risponde con Ricci in diagonale con Stroppa, Michieletto e Fiesoli in posto 4, Pizzolato e Martinelli centrali con Bresciani libero.
L’Hermaea si esprime meglio fin da subito, e con il primo tempo di Babatunde vola sull’8-3. Il tecnico ospite Paniconi chiama a rapporto la sua squadra, che tenta una timida reazione sul 15-12. Le olbiesi però continuano a mettere in difficoltà la ricezione avversaria e in breve tempo scavano nuovamente il solco sul 20-13 con Barbazeni gran protagonista. Le ospiti fanno ricorso ad alcuni cambi (dentro Gasparroni e l’ex Ghezzi), ma non riescono a scalfire il predominio delle galluresi, che mandano in fumo 4 palle set ma poi chiudono sul 25-19 grazie alla giocata di seconda di Allasia.
Equilibrata, invece, la seconda frazione: la Cbf Balducci sistema la sua difesa e conduce per larghi tratti, ma l’Hermaea gioca ancora con fiducia e resta a contatto. Le due formazioni arrivano appaiate a quota 18, poi su Macerata si scatena il ciclone Renieri: l’opposto hermeino guida l’allungo finale con tre punti consecutivi e poi mette il punto esclamativo sul 25-19 che permette all’Hermaea di andare sul 2-0 nel conto.
Le aquilotte approfittano dello scoramento delle marchigiane per controllare fin da subito anche il terzo set (11-5 dopo la pipe di Miilen). Macerata risale la china fino al -3 (19-16) facendo leva su un buon momento della centrale Pizzolato, ma è troppo poco per mettere in discussione la leadership dell’Hermaea, che non ha difficoltà nel chiudere il conto ancora sul 25-19 con la principale protagonista del match: Sofia Renieri.
Alla fine è festa grande, sia sul taraflex che sugli spalti: dopo 6 stagioni l’Hermaea torna in Coppa Italia e si gode l’aria dell’alta classifica.
“Oggi possiamo davvero essere soddisfatti per la prova della squadra – commenta l’allenatore dell’Hermaea Dino Guadalupi – è stata una prestazione continua, in cui non abbiamo perso mai la nostra identità tecnica. Il gioco si sta consolidando e ora raccogliamo i frutti. Ci siamo scrollati di dosso qualche normale processo di formazione, ora siamo una squadra vera e abbiamo raggiunto la consapevolezza che in alcuni fondamentali possiamo davvero far bene. Faccio i complimenti alle ragazze per come si stanno impegnando nel lavoro, ma allo stesso tempo voglio ricordare che non siamo nelle condizioni ideali, visto che ci tiriamo dietro degli acciacchi da diverso tempo. La Coppa Italia è una grande soddisfazione, perché è complicato trovarsi in questa posizione dopo il girone d’andata. La nostra posizione è frutto del trend positivo delle ultime tre giornate e ce la siamo meritata in pieno”.
Hermaea Olbia-Cbf Balducci Hr Macerata 3-0 (25-19; 25-19; 25-19)
Hermaea: Renieri 18, Miilen 16, Fezzi, Allasia 3, Minarelli, Maruotti 4, Caforio L, Severin, Gerosa, Formaggio, Babatunde 8, Barbazeni 10. Allenatore: Guadalupi
Macerata: Malik, Bresciani L, Martinelli 7, Cosi 2, Michieletto 4, Gasparroni, Ghezzi 4, Ricci, Stroppa 12, Peretti, Pizzolato 9, Fiesoli 4. Allenatore: Paniconi
Arbitri: Adamo e Grossi
La Redazione | Fonte Comunicato Stampa