Affidarsi alle scommesse per uscire dalla crisi. Il mercato di gennaio del Cagliari, quello dell’annunciata rivoluzione societaria, parte dalla caccia di riscatto. Cercherà la fiducia della stagione di Verona il centrale Lovato, classe 2000 in arrivo dall’Atalanta dopo una prima parte di campionato condizionata dagli infortuni e dalla retrocessione nelle gerarchie di Gasperini. Per lui le visite mediche sono fissate per il prossimo 29 dicembre, secondo l’esperto di calciomercato Gianluca Di Marzio. C’è poi la carta Goldaniga, chiuso al Sassuolo e in cerca di un nuovo ruolo da protagonista in Serie A. Infine ecco il giovane Calafiori, che piace tanto ai rossoblù e che a Roma al momento è chiuso da Vina e dal prossimo ritorno di Spinazzola. Tanto che i giallorossi hanno già dato l’ok al prestito.
Scenario
Goldaniga e Lovato rinforzeranno con il loro ormai più che probabile arrivo la linea di difesa, e a livello prettamente tattico sono perfetti per sostituire uno Caceres (centrale o esterno destro, Goldaniga) e l’altro Godin (centrale di difesa, Lovato). Calafiori va a inserirsi in un discorso diverso. E l’interesse per l’esterno mancino della Roma significa che è possibile aspettarsi un altro “taglio” importante nella rosa di Mazzarri. Sulla corsia di sinistra d’altronde Dalbert non ha pienamente convinto. Al momento il Cagliari non è intenzionato a pagare l’eventuale diritto di riscatto (circa 8 milioni) presente nel suo contratto di prestito dall’Inter, anzi i rossoblù stanno valutando se concludere anticipatamente il legame con l’ex Fiorentina. L’altra opzione sulla fascia è Lykogiannis. Il greco però è in guerra fredda con il club sulla questione rinnovo e il suo contratto con i rossoblù scade a giugno. Già a gennaio Lyko può accordarsi con un altro club per andare via gratis in estate. Ecco che tutte queste spinose situazioni sulla catena di sinistra potrebbero aprire gli spazi a Calafiori sarebbe però una nuova scommessa in prestito.
Ruolo
A 16 anni per tutti dentro il settore giovanile della Roma Riccardo Calafiori era il “Baby Kolarov“. Sorriso d’angelo ma spinta e atteggiamento da diavolo della fascia per il classe 2002 che ha sempre bruciato le tappe. Dall’Under 16 subito all’Under 17 da sotto categoria e poi via in Primavera. Qui mette insieme 13 presenze, 4 gol e 2 assist. In mezzo però anche un infortunio al ginocchio che non lo ferma. Via veloce verso l’esordio in Serie A nel 2019-20 contro la Juventus. Primi minuti tra i grandi e conquista un rigore, poi trasformato da Perotti nella sfida ai bianconeri che finisce 3-1 a favore dei suoi a Torino. L’anno scorso 3 apparizioni in campionato e cinque in Europa League, con anche la prima rete tra i professionisti, allo Young Boys. In questa Serie A 6 presenze (solo 2 da titolare) e un assist. Ha fatto tutta la trafila con la Nazionale, partendo dall’Under 15. Da settembre è nel giro dell’Italia Under 21, con la quale ha giocato due partite: Lussemburgo e Bosnia. Si alterna con Udogie e sull’altro lato della difesa ha già giocato con Bellanova in azzurro, e potrebbe ritrovarlo a Cagliari. A volte ha giocato anche più avanzato sulla linea del centrocampo nella sua giovane carriera, qualità di corsa e abilità nell’inserimento e nel cross i suoi punti di forza. Armi che potrebbero servire e non poco a un Cagliari privo di valide alternative sulla fascia. Anche se le sole 10 presenze in Serie A restano un’incognita non da poco per Mazzarri che ha bisogno di gente subito pronta per la battaglia salvezza.
Roberto Pinna