I più attenti avranno notato che da alcune ore sulla facciata del Municipio non c’è più lo striscione dedicato a Giulio Regeni.
La scritta “Verità per Giulio Regeni” è stata rimossa da Palazzo Bacaredda per il volere del sindaco Paolo Truzzu. Il primo cittadino ha giustificato la decisione perché lo stesso striscione stava per cadere ed era ormai deteriorato. Non bisogna aspettarsi però delle sostituzioni perché, secondo Truzzu, il Palazzo Civico non può essere uno stadio. Va detto comunque che la scritta non era stata imposta da uno o l’altro partito ma appesa nel maggio 2016 quando l’allora amministrazione cagliaritana aveva deciso di aderire all’iniziativa portata avanti da Amnesty International e la Repubblica per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’omicidio del ricercatore italiano e provare a fare maggiore chiarezza sulle circostanze della sua scomparsa. Cagliari non è la prima città, e molto probabilmente non sarà l’ultima, dove gli striscioni per Giulio Regeni vengono rimossi. Nella maggior parte dei casi, come in Friuli o a Sassuolo, la scelta di rimuovere la scritta è stata presa dalla Lega o da sindaci del centrodestra. Forse dunque l’iniziativa non è nata con una precisa ideologia politica ma la scelta di rimuovere o cancellare la sua presenza ha assunto negli ultimi tempi un chiaro segnale per una specifica fazione politica.
Roberto Pinna