Alla vigilia della sfida contro il Rimini, allo stadio Vanni Sanna, per il turno numero 32 del Girone B della Serie C è intervenuto ai nostri microfoni l’allenatore della Torres Stefano Sottili. Il tecnico toscano è tornato sul momento dei rossoblù, reduci da tre sconfitte di fila in campionato, e sulla necessità di una reazione nella corsa salvezza dei sassaresi nel torneo in corso.
Mister, dopo le difficoltà recenti, in casa contro il Rimini la sua Torres dovrà ripartire da una maggiore cattiveria che è mancata negli ultimi turni?
“Noi dovremmo essere in grado di mettere sempre un pizzico di cattiveria in più nella gara. Dobbiamo partire da un atteggiamento solido e da lì costruire tutto il resto. Avevamo già evidenziato questo aspetto mentale in gare precedenti, la squadra deve avere sempre la voglia giusta. Dobbiamo essere garibaldini, dobbiamo aggredire e ribaltare l’azione. Bisogna saper soffrire e lottare. Da questa base bisogna ripartire. A volte lo abbiamo fatto e altre volte abbiamo subito gli avversari a causa di questa attenzione che è venuta meno in qualche elemento della mia rosa. Mi auguro che a questo giro contro il Rimini rimetteremo in campo la giusta mentalità, soprattutto con tutti gli effettivi”.
Mister difficile fare calcoli, la corsa playout è diventata sempre più imprevedibile. Per lei quale sarà la quota salvezza diretta di questo campionato?
“Complicato dirlo perché di settimana in settimana la linea salvezza diretta cambia. Chiaro che con i risultati dell’ultimo turno la quota per la permanenza in Serie C del girone si sia abbassata. Ma ci sono ancora tantissimi scontri diretti che potranno abbassare ulteriormente o rialzare la quota definitiva. A sette giornate dalla fine viene complicato fare calcoli, sinceramente però io ho sempre pensato ai 42 punti. Forse potranno bastarne anche meno. Io però mi sono sempre posto quel traguardo lì. In passato son bastati 39 punti alle volte, ma in altre occasioni con 44 punti si è andati anche ai playout. Anche se di recente si è creato un distacco netto tra zone playout e playoff e questo margine così ampio potrebbe abbassare a sua volta la quota per la salvezza”.
Al Vanni Sanna arriva il Rimini, squadra che per ambizioni e rosa, al di là di un campionato tra alti e bassi, è tra le più temibili del girone. Che partita si aspetta?
“Sono una neopromossa atipica sicuramente. Hanno una rosa di livello per poter centrare il loro obiettivo, che sono i playoff. Io me la sarei voluta giocare con tutti gli effettivi a disposizione, sappiamo benissimo che in questo momento della stagione però non è possibile. Noi abbiamo avuto tanta sfortuna con i continui virus, sia intestinali che febbrili, e purtroppo abbiamo via tanti elementi. Detto questo troviamo un avversario di spessore, hanno tanti assi nella manica soprattutto in attacco. Tra le loro caratteristiche principali c’è l’abilità di saltare l’uomo e creare superiorità numerica. Si tratta di un avversario di livello da rispettare come tanti del nostro girone. Noi dovremo mettere in campo tutte le nostre armi per tornare a fare risultato positivo”.
Ha parlato del virus influenzale, chi recupera per il Rimini?
“In questo momento non so ancora chi recupererò per la febbre. Io mi trovo la sera che mi chiama il dottore per dirmi chi sta male e chi no e l’indomani mattina la situazione cambia ulteriormente. So che chi aveva la febbre a Montevarchi non l’ha smaltita mentre alcuni che non avevano l’influenza dopo la trasferta in aereo, pullman e albergo l’hanno presa e si sono contagiati. Sicuramente non ci saranno gli infortunati di lungo corso Diakite, Ferrante, Sanat e Lombardo. Gli altri devo capire chi ci sarà ma stamattina avevo 4 ragazzi della Primavera e ci siamo allenati in sedici. Sicuramente dovrò convocare anche alcuni giovani della Primavera per la gara di domani. Non ho idea di chi avrò a disposizione, terrò il telefono staccato perché non voglio che il dottore mi dia nuove brutte notizie. Quando parliamo di febbre, consideriamo che non si tratta di un virus leggero ma molti dei miei ragazzi hanno 39 o 40 di febbre”.
Come sta Liviero, al rientro dopo la lunga squalifica?
“Liviero sta bene, faccio gli scongiuri però vista la situazione (ride, ndr)”.
Roberto Pinna