Al termine della sfida persa per 1-2 contro l’Ascoli, il capitano della Torres Gigi Scotto è intervenuto in sala stampa per commentare la prestazione fornita in occasione del turno numero 17 del girone B della Serie C. Di seguito le sue parole.
Il messaggio di Scotto
“Siamo venuti noi tre per rappresentare la squadra. Ci teniamo a dire che ci assumiamo tutte le responsabilità del momento, siamo tutti con il mister. Siamo venuti qui per testimoniare la nostra vicinanza al tecnico, sappiamo che il momento non è semplice dopo quattro sconfitte. Sono convinto che possiamo uscirne da questo momento, questo è un gruppo che lavora e che cerca di dare il massimo. Perché il rigore battuto da Diakite? Oggi era lui il primo rigorista, lui non li sbaglia mai e mi sembrava giusto”.
Su come sta vivendo la squadra questo momento
“Le vittorie portano la tranquillità e la voglia di venire allo stadio. Però questo è un momento particolare, se analizziamo il primo tempo di oggi o la gara di Ferrara, viene difficile dire che non siamo vivi. Qualche cosa sbagliata sicuramente l’abbiamo fatta, oggi non è bastato reagire per pareggiare. L’unica soluzione che conosco è andare più forte di quanto già stiamo facendo. Il nostro gruppo è unito, questa non è una squadra che ha mai tolto alibi. Io non vedo una Torres morta, sebbene i risultati non dicano questo”.
Fiducia
“L’anno scorso abbiamo fatto un campionato in cui l’entusiasmo ci dava tanta spinta, sapevamo di essere forti e di fare qualcosa di incredibile. Quest’anno le aspettative erano alte e mai ci siamo tirati indietro su quelle che sono le nostre volontà. Io sono di Sassari, Mastinu lo stesso, Antonelli è un sassarese acquisito. Vincere un campionato per portare la Torres dove non è mai stata, noi potremo anche dire basta. Però questo non deve diventare un assillo, non deve essere un obbligo. Il dover raggiungere questo obiettivo fa vivere dell’ansia. Dobbiamo essere insieme nelle difficoltà, l’unica cosa che mi sento di dire è che stiamo dando tutti il massimo. Possiamo tirarci fuori solo noi da questo momento”.
Aspettative
“Io non ho parlato né di fortuna, né di sfortuna e né di episodi. Con l’Entella è una partita a sé, con la Spal abbiamo fatto una gara di alto livello, oggi abbiamo fatto un primo tempo di spessore. Poi nel secondo tempo, con la voglia di vincere, abbiamo sbagliato qualcosa. Come dobbiamo fare? Dobbiamo curare tutti i dettagli al massimo, non ho una medicina giusta, sennò oggi avremmo vinto. Non siamo morti, dobbiamo reagire e fare di più per vincere”.
Andrea Olmeo