Classe 1990, attaccante moderno, ciliegina sulla torta di mercato per la Torres. In poche parole Davide Luppi. Con gli affari estivi del club sassarese che, seppur non ancora conclusi del tutto, hanno regalato ad Alfonso Greco una rosa competitiva in vista dell’atteso ritorno tra i professionisti. Per conoscere meglio che tipo di punta devono aspettarsi dalle parti del Vanni Sanna per la prossima annata in Serie C abbiamo chiesto all’ex Cagliari Massimo Rastelli, uno dei suoi allenatori in carriera, di spiegarci di più sul neo-acquisto dei rossoblù.
Mister, che tipo di attaccante è Luppi?
“Io l’ho avuto in squadra al Portogruaro nel 2011-12 (30 presenze e 3 reti nel Girone B della Serie C, ndr) e poi ho seguito tutto il suo percorso di crescita da calciatore in questi anni. Bisogna dire subito che è un giocatore molto talentuoso, nel senso che è capace di fare grandissime giocate e di accendersi all’improvviso durante una partita. Ricordo che contro lo Spezia recuperò palla al limite della nostra area di rigore e poi fece tutto il campo palla al piede, arrivando fino in porta e segnando”.
Quale potrebbe essere la difficoltà più grande nell’ambientamento a Sassari?
“La sua pecca principale è sempre stata un po’ la continuità. E a volte non è stato abile a concretizzare in gol tutte le ottime giocate e il buon lavoro messo in campo. Non sempre è concreto, diciamo. Detto questo è un giocatore che in questi anni ha fatto un percorso tale che lo ha portato a maturare moltissimo, non solo dal punto di vista tattico ma anche umano all’interno di uno spogliatoio. Spesso in epoca recente è stato determinante in alcuni momenti della stagione e ha sempre fatto sentire la sua presenza in campo, al di là dell’aspetto realizzativo”.
La piazza lo attende come acquisto principe del mercato, aspetto che lo influenzerà in campo?
“Sicuramente è un acquisto importante per la piazza, Sassari poi è un ambiente di grande tradizione e prestigio dove ci saranno certe esigenze e ambizioni per la nuova stagione con il ritorno tra i professionisti. Io credo che lui abbia però l’esperienza, le qualità e le spalle larghe per reggere eventuali pressioni, e anche per aiutare l’intera squadra a superarle durante il prossimo campionato”.
Roberto Pinna
