Per la prima volta da quando, l’estate scorsa, attraverso Abinsula Sport è diventato proprietario della Torres parla Pierluigi Pinna, uno dei fondatori del progetto Abinsula che da tempo sta investendo nello sport, e non solo, nel Nord Sardegna. Il numero uno del gruppo imprenditoriale sassarese si è raccontato sulle pagine del quotidiano La Nuova Sardegna, di cui la stessa Abinsula possiede una quota.
Il calore del pubblico
“Aver riportato tanta gente allo stadio è la più bella vittoria. – racconta Pinna – Abbiamo la Torres da neanche un anno, abbiamo vissuto i primi giorni e i primi mesi in maniera frenetica. Ci siamo iscritti a pochi giorni dalla scadenza, abbiamo firmato con dirigenti e calciatori e siamo scesi in pista. Undici mesi sono volati, abbiamo onorato campionato e Coppa Italia, arrivando fino in fondo e vincendo i playoff. In quella che con il nostro pubblico è stata una bellissima serata di sport“.
Volontà ripescaggio
“Volevamo creare un’azienda sportiva e la Torres da associazione dilettantistica diventa Srl, società di capitale. Si tratta di un primo passo importante anche in ottica ripescaggio. A riguardo ci stiamo preparando anche a livello di struttura, la Srl è più consona a una realtà come la Torres. Poi stiamo predisponendo le sale mediche, quelle antidoping, i seggiolini, l’illuminazione e la videosorveglianza allo stadio. Che sono tasselli importanti per poter ambire al ripescaggio. penderà molto dagli altri ma noi saremo pronti“.
Ripartenza
“Oltre alla conferma dell’allenatore Greco abbiamo già confermato anche il direttore sportivo Colombino. Siamo nella fase frenetica per definire la rosa e la linea è chiara: cercare i migliori giovani e costruire il giusto mix con i giocatori di maggiore esperienza. Se pensiamo alla Serie C poi è fondamentale il settore giovanile. E per questo abbiamo preso come responsabile Raineri che conosce le problematiche a livello nazionale. Il sogno è preparare qualche ragazzo e portarlo alla ribalta“.
