Per scalare una montagna bisogna poggiare bene il piede e darsi la spinta giusta per muovere il primo passo. La Torres Femminile, dopo vari tentativi, ha trovato il giusto appoggio in occasione del match in terra sicula, con la vittoria per 4-0 contro il Palermo: contro il Cortefrana al Basiiio Canu di Sennori è arrivata però una battuta d’arresto, nonostante una prestazione convincente delle ragazze di Marino.
La Cronaca
Il Cortefranca è partito bene, applicando tanta pressione nella trequarti rossoblù cercando di chiudere le linee di passaggio durante la fase di impostazione delle padroni di casa. La prima occasione da gol è arrivata per le ospiti al 6’ in seguito a un calcio piazzato, ma la conclusione di Gervasi è terminata di poco alta sopra la traversa. Dopo una partenza incerta e resa difficile dalla tanta pressione della squadra lombarda, le sassaresi hanno iniziato ad essere più propositive riuscendo a trovare delle ottime linee di passaggio grazie all’accoppiata offensiva Bassano-Gomes. Quest’ultima al 17’ è andata vicina al vantaggio, servita dalla compagna di reparto, ha provato con un pallonetto a battere il portiere del Cortefranca sventato, da un tanto tempestivo quanto miracoloso salvataggio di Brevi sulla linea di porta. L’asse Bassano-Gomes è parsa essere la soluzione più pericolosa e più sofferta dalla retroguardia ospite, ed è proprio da questa accoppiata che è nata al 23’ la seconda occasione da gol per le sarde, destro a incrociare della numero 7 rossoblù che si è spento di pochi centimetri al lato del palo. Dopo alcuni frangenti di tranquillità al 40’ è arrivato il lampo rossoblù per mano di Gomes che, servita da Bassano, dopo aver perdonato 2 volte la squadra avversaria, alla terza occasione si fa trovare pronta battendo il portiere avversario, 1-0. Finale di primo tempo incandescente al Basilio Canu di Sennori, con il Cortefranca che serve un rapido uno-due alla Torres che è riuscita a mantenere il vantaggio per due soli minuti. Da calcio d’angolo è arrivato il pareggio di Velati e dopo pochi istanti le ospiti sono passate in vantaggio con un sinistro a giro dai 20 metri di Picchi.
La gara è ripresa con la Torres che ha provato fin da subito a ribaltare le sorti della gara. Dopo una galoppata di Weithofer sulla fascia destra, la prima fiammata è arrivata da Lombardi, che sulla respinta dopo il cross dell’esterno rossoblù, ha cercato il gol con un tiro dai 20 metri che termina sulle mani del portiere.
Marino non è apparso contento della troppa fretta in fase di impostazione e proprio da questa situazione è nato il doppio vantaggio avversario con Velati che in contropiede ha siglato la sua doppietta personale al 56′.
La neoentrata Iannazzo ha dato subito il suo impatto personale alla gara conquistando al 60′, il rigore che ha permesso a Lombardo di dimezzare lo svantaggio dal dischetto. Le rossoblù subito pericolose con Gomes, che è andata vicina al pareggio con un tiro cross deviato sulla traversa dal portiere lombardo, sulla respinta Bassano che ha provato la conclusione con un destro a incrociare, trovando il muro di Ferrari che, con una parata plastica, ha permesso alle ospiti di conservare il vantaggio fino al momento accumulato. Ultimi frangenti di gioco che hanno regalato poco spazio alle emozioni, tanta lotta a centrocampo e poca precisione negli ultimi metri del campo che hanno accompagnato il cronometro verso lo scadere, non consentendo alle rossoblù, nonostante l’arrembaggio finale guidato da Gomes, di darsi la giusta spinta per la scalata salvezza.
Torres Femminile: Fabiano, Lombardo, Congia, Accornero, Faria Gomes, Bassano, Ladu, Peare, Scarpelli (55′ Iannazzo) , Blasoni, Weithofer (60′ Sotgiu)
A disposizione: Bertone, Iannazzo, Sotgiu, Peddiu, Congia, Leendertse, Airola, Ubaldi, Pederzani
Allenatore: Marino Geppino
Cortefranca: Vavassori, Gervasi (46′ Freddi), Valesi (72′ Giudici), Muraro (74′ Zanetti), Ferrari, Lacchini, Velati (74′ Martani), Kiem, Picchi, Brevi, Redolfi
A disposizione: Limardi, Belotti, Valtulini, Martani, Zanetti, Freddi, Belussi, Giudici
Allenatore: Mazza Nicoletta
dall’inviato a Sennori Andrea Olmeo