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Luca Coccolo, difensore della Torres | Foto Alessandro Sanna

Torres, Coccolo: “Bravi nel fare tanti punti. Arezzo? Fondamentali gli episodi”

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Si avvicina l’ottava giornata del girone B della Serie C per la Torres di Alfonso Greco che, dopo il successo conquistato sul campo del Gubbio per 2-1 lo scorso sabato 28 settembre, scenderà in campo domenica 6 ottobre alle ore 15.00 contro l’Arezzo. Una sfida, quella contro i toscani, dall’alto livello per i rossoblù che saranno chiamati a confermare quanto di buono fatto nelle ultime settimane. In occasione della nuova puntata di Serie C..entotrentuno, la nostra rubrica dedicata alla terza serie nazionale, come ospite è intervenuto un volto nuovo in casa Torres, ovvero l’ex Cesena Luca Coccolo. Di seguito le sue parole.

Sull’inizio di stagione

“Abbiamo fatto tante partite a stretto giro e siamo stati bravi a raccogliere tanti punti, dobbiamo continuare con questo ritmo. Tutte le squadre sono molto competitive, non è facile giocare così con partite ravvicinate, ma dobbiamo continuare su questa strada. La forza principale di questa squadra è l’atteggiamento, il saper soffrire tutti insieme, come per esempio è accaduto nelle ultime due partite, trovando la vittoria nonostante le tante difficoltà. Questo alla lunga è un aspetto che ti fa crescere e migliorare. Tra le gare più difficili fatte finora dico quella contro il Campobasso e l’ultima con il Gubbio: sono avversarie di livello, ma non ci sono partite facili in questo campionato”.

Su Sassari

“Mi sto trovando e mi sento molto bene qua a Sassari. Inizialmente è stato faticoso perché comunque nella scorsa stagione al Cesena ho giocato poco, ma ora finalmente sono in forma”.

Sulla Torres e sulla difesa

“Ho trovato la squadra che mi aspettavo, quella tosta che ho visto l’anno scorso. Abbiamo dimostrato di essere solidi, come ruolo tendenzialmente gioco meglio da braccetto in una difesa a 3, ma ho fatto anche il centrale e infatti dico che posso giocare ovunque”.

Riscatto

“L’auspicio è di fare un campionato di alta classifica, tutti vogliamo fare bene e di certo lo condivido a livello personale”.

Sulla favorita in questo campionato

“Per adesso si sono giocate solamente 7 partite, non sono tantissime ma la classifica comunque rimane molto corta. Secondo me è ancora presto per dire chi sarà la favorita, ci sono tante squadre forti e attrezzate, vedremo chi la spunterà con il passare delle giornate”.

Differenza con le scorse stagioni

“L’anno scorso alla partenza abbiamo visto tante squadre forti, mi viene in mente la Spal che poi ha anche fatto male, ma era pur sempre una squadra attrezzata. Quest’anno c’è ne sono tante altre di valore e con il passare delle giornate vedremo chi rispetterà i pronostici”.

Su Alfonso Greco

“Il modo di difendere di mister Greco lo conoscevo già. A Cesena giocavamo in una maniera simile, magari non uomo a uomo o a difendendo a tutto campo, però in maniera molto simile. Mi ricordo che questo modo di difendere lo adottavamo anche quando giocavo nell’Alessandria”.

Sardegna

“Sono stato in vacanza 2\3 anni fa e infatti posso dire che conoscevo la zona. A livello di cucina posso dire di aver assaggiato la fregola e il maialetto”.

Sui giocatori più forti visti alla Juventus

“Il giocatore che mi ha colpito di più nell’Under 23 è Fagioli, però vedo che sono in tanti ad aver fatto un salto importante. Invece, quando ho avuto modo di confrontarmi con i giocatori della prima squadra bianconera, il primo che mi viene in mente è Higuain. A livello di difensori in prima squadra ho visto Barzagli, Bonucci e Chiellini, quest’ultimo dico è il migliore sia come difensore, che a livello umano”.

Coccolo fuori dal campo

“Sono un ragazzo semplice, molto tranquillo e mi piace fare le cose che fanno quelli della mia età”.

Opinione delle Under 23

“Per una ragazzo che esce dalla Primavera, l’Under 23 è formativa, anche perché ti permette di allenarti con ragazzi di un livello più alto e questo ti aiuta a crescere. Ovviamente in Serie C non possono esserci 20 squadre Under 23, quindi questo è un aspetto da valutare”.

La squadra più importante

“La squadra più importante per il mio percorso è sicuramente la Cremonese, loro mi hanno fatto esordire in Serie B. Poi purtroppo un infortunio mi ha portato ad assaggiarla solamente la cadetteria, però quella è l’esperienza che con maggiore piacere insieme a quella vissuta con il Cesena l’anno scorso. Quando, come accaduto durante la scorsa stagione, si vince un campionato si crea sempre qualcosa di bello da vivere e che rimane nel tempo”.

Sul gruppo a Cesena e sulla partenza lenta

“Il nostro era un gruppo sano. I risultati conquistati di settimana in settimana ci hanno permesso di stare sempre meglio tra noi con il passare del tempo. Tutto questo ci ha portato al risultato che tutti hanno apprezzato nella scorsa stagione. Non è stato facile all’inizio e siamo stati bravi nell’avere continuità. È questo ciò che ci ha permesso di vincere il campionato e conquistare la promozione diretta in Serie B”.

Sulla Nazionale

“Ho fatto sia l’Under 19 che l’Under 20, mentre ho giocato un Europeo U17. In questa squadra oltre me c’erano anche Donnarumma, Locatelli e Cutrone, tre di quelli che hanno fatto più strada”.

Sull’allenatore più importante finora durante il suo percorso

“Dico Fabio Pecchia, l’ho avuto alla Juve Under 23 e nella Cremonese, oltre a livello di campo, a livello umano è il migliore che abbia mai avuto. Ha delle belle idee di gioco ed è bravo a tenere dentro tutto il gruppo, specialmente chi gioca di meno”.

Sui rimpianti del passato

“Le scelte vengono fatte con convinzione, alcune si rivelano giuste e altre no, però non ho nessun rimpianto. Ho avuto tanti infortuni ravvicinati che mi hanno fatto perdere molto tempo e quando ti ritrovi in quella situazione lì, sei costretto a fare un passo indietro. Però vado avanti consapevole che riuscirò a togliermi qualche soddisfazione. L’ultimo infortunio è quello che mi pesa di più visto che sono stato operato due volte al ginocchio e sono rimasto fermo per 8\9 mesi prima di rientrare. Per un difensore è più difficile rientrare anche perché un conto è allenarsi, l’altro giocare le partite”.

Sulla piazza di Sassari e sui compagni più difficili da marcare

“Quello di Sassari è un bell’ambiente. Ho visto il video dell’ultima partita contro il Benevento in occasione del ritorno dei playoff. Si vede che Sassari è una piazza calorosa che ha grande attaccamento per questi colori. Questo fa sicuramente piacere perché è una spinta in più per noi. Compagno di squadra più difficile da marcare in allenamento? Tutti gli attaccanti qua hanno caratteristiche differenti, però sono forti e possono mettere in difficoltà qualsiasi difensore”.

Sulle prossime sfide

“Con l’Arezzo sarà una gara difficile, anche loro hanno giocatori forti, sarà sicuramente una partita equilibrata in cui dovremo essere bravi a sfruttare gli episodi per fare risultato. La chiave della partita sarà l’atteggiamento e la compattezza. Ottobre sarà un mese importante, sarà fondamentale fare dei risultati positivi per rimanere attaccati alle squadre che stanno avanti, però siamo tranquilli e ragioniamo partita per partita. Alla fine del mese tireremo le somme”.

Sugli stadi più belli in cui ha giocato

“Tra i più belli ci sono sicuramente San Siro e lo Juventus Stadium. Sono belli da vedere anche quando c’è poca gente. Mentre in Serie C dico il Cesena che ha tribune vicine al campo e in partite importanti quando era pieno faceva un bell’effetto”.

Se non fossi stato un calciatore

“Sarei sicuramente rimasto nel mondo dello sport, quella è sempre stata la mia idea e la mia passione che sia calcio o palestra per esempio”.

Obiettivo personale

“Come obiettivo personale punto a fare bene, cosi che se da singolo faccio le cose giuste poi ne giova tutta la squadra”.

Flavio Masala

 

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