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Superlega, il no di Giulini: “Tutti i tifosi vogliono sognare: non si fermi quella passione”

Tommaso Giulini durante la festa promozione alla Unipol Domus | Foto Luigi Canu/Centotrentuno
Tommaso Giulini durante la festa promozione alla Unipol Domus | Foto Luigi Canu/Centotrentuno
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La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea emessa nella gornata di ieri, giovedì 21 dicembre, potrebbe cambiare totalmente le regole del calcio contemporaneo. L’organismo giudiziario del Vecchio Continente, in particolare, ha sottolineato come ci sia stato un “abuso di posizione dominante da parte di UEFA e FIFA“. Tante le reazioni da diversi club in giro per il mondo, la maggior parte dei quali ha espresso contrarietà verso il progetto di una ‘lega d’elite” che può potenzialmente scombussolare anche le regole dei singoli campionati europei.

Il no di Giulini

Tra le prese nette di posizione arrivate nelle ultime ore sul tema Superlega e sulla decisione presa dalla Corte di Giustizia UE è arrivata anche quella del presidente del Cagliari Tommaso Giulini. Il numero uno del club rossoblù, dalle pagine del Corriere Dello Sport, ha espresso senza troppi giri di parole la sua contrarietà al progetto della Superlega. “Tutti i tifosi sono accomunati da un’unica voglia immensa di sognare. Puoi perdere, certo, ma il sogno continuerà sempre fino a che quella palla continuerà a rotolare.Ora la Superlega vorrebbe fermare quella palla e tutti i sogni che si porta dietro. Anche i sogni di chi fa impresa, e non finanza, di chi rischia di suo perché ha la stessa passione di un bambino che vede rotolare quel pallone”, ha sottolineato Giulini, che già il 20 aprile 2021, con una lettera dal titolo “Così uccidono il calcio e i nostri sogni”, si era mosso in prima persona con una posizione netta contro il progetto Superlega.

La Redazione

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