I fischi al momento dell’ingresso in campo, il gol del pari, l’esultanza sotto la Curva Nord e la forte tensione con conseguente sostituzione (anche per motivi tattici). Entro, spacco, esco, ciao. Questo il particolare pomeriggio in Cagliari-Fiorentina per Riccardo Sottil. Esterno della viola e l’anno scorso meteora in Sardegna tra alcuni lampi e altri, diversi, passaggi a vuoto. Il gol dell’1-1 che ha tolto ai rossoblù tre punti fondamentali nella corsa salvezza, ma soprattutto quel gesto nei confronti dei tifosi non sono passati inosservati agli occhi dei supporter sardi che tanto hanno punzecchiato il giocatore durante la sfida della Unipol Domus. A mente fredda anche il calciatore, che l’anno scorso fece 2 reti in 21 presenze con il Cagliari e che quest’anno con i toscani è a quota 3 gol in 14 apparizioni, è tornato sull’episodio del gol e della sua esultanza sui propri canali social.
Il commento
“Nella mia carriera ho sempre dato tutto me stesso per la maglia che indosso. – ha scritto Sottil su Instagram – E non mi sono mai risparmiato. Nemmeno durante il periodo vissuto a Cagliari, dove tra le altre cose sono stato costretto a convivere con un brutto infortunio per diverso tempo. Ci ho sempre messo professionalità, serietà e passione. Mi dispiace per quello che è successo. Da quando sono entrato in campo ho ricevuto un’accoglienza che non mi aspettavo da parte di alcuni tifosi e ho sentito parole di certo non carine nei miei confronti. Capita, nel calcio, e lo accetto. Ma alle volte, nel calcio, soprattutto a caldo, capita anche di non gestire certe reazioni. Mi dispiace sia andata così. Testa al prossimo impegno”.
La Redazione