Nella notte tra il 22 e il 23 giugno, con scadenza le ore 24, tutti i club aventi diritto all’iscrizione per la prossima Lega Pro hanno presentato la domanda. Questo significa che non ci sono stati forfait dell’ultima ora e ogni squadra dei tre gironi della terza serie è al momento virtualmente iscritta al prossimo campionato di Serie C.
Contesto
Va detto che quasi tutte le società sono riuscite a mandare la propria domanda di iscrizione fin dal pomeriggio di ieri 22 giugno, tranne alcuni casi spinosi. La Triestina è stata salvata nel corso della giornata da un passaggio di proprietà, senza il quale il club molto probabilmente avrebbe dovuto rinunciare alla categoria. Nel tardo pomeriggio di ieri l’80% della squadra di Trieste è passato alla società Atlas Consulting (guidata da Simone Giacomini e Antonino Maira). Con il primo passo che è stato quello di sanare gli adempimenti, presentare la fidejussione necessaria per l’iscrizione e gettare le basi per una ripartenza. Più delicata la situazione del Messina che comunque ha presentato regolare richiesta di iscrizione. Il presidente dei siciliani Pietro Sciotto da tempo aveva manifestato la volontà di lasciare, ma ieri in una conferenza stampa ha annunciato di aver portato avanti con sacrifici personali la domanda per la partecipazione alla Serie C. I debiti del club messinese erano molti, soprattutto legati all’iva arretrata, e lo stesso presidente ha chiesto una mano alla città e agli imprenditori locali per portare avanti ogni discorso futuro: “Non potevo lasciare il Messina non iscrivendolo in Serie C e con il rischio di perdere anche le prime categorie del dilettantismo. – ha detto il patron dei siciliani – Ora però serve una mano dalla città, io ho fatto sacrifici importanti. Non volevo lasciare la società con la puzza dietro, almeno se dovrò lasciare lo farò con un club che profuma in Serie C“. Infine c’è il caso più complesso tra le virtualmente iscritte, quello del Teramo. Gli abruzzesi sono stati l’ultima squadra a iscriversi nella giornata di ieri, dopo un lungo lavoro dell’ex presidente Franco Iachini che ha fatto il classico giro delle sette chiese tra sponsor vecchi e nuovi e tra gli imprenditori della zona per trovare i soldi per la fidejussione e presentare la domanda. Iscrizione del Teramo che però risulta monca, a quanto si legge sulla Gazzetta Dello Sport oggi in edicola, non sono stati infatti allegati i documenti necessari per dimostrare di essere in regola con l’indicatore di liquidità.
Le speranze rossoblù
A questo punto analizziamo la situazione dal punto di vista della Torres. L’iscrizione virtuale di tutti i club in Serie C è un danno per le speranze sassaresi di ripescaggio? In realtà no, anzi. Con l’iscrizione di tutte in caso di bocciature da parte della Covisoc, che in questi giorni analizzerà i conti di tutti i club che hanno presentato regolare domanda, non si procederà con le riammissioni (cosa che sarebbe successa invece in caso di domande non pervenute) e si andrà direttamente ai ripescaggi. E questo per i rossoblù è un bene perché esce di scena la principale candidata alla riammissione, ossia la Pistoiese. E la situazione ai ripescaggi qual è? Si parte da una retrocessa dalla ultima Lega Pro, con in pole la Fermana, e poi si passa alla prima avente diritto tra le squadre della Serie D, in questo caso la prima della lista dovrebbe essere proprio la Torres. Il Covisoc presenterà le eventuali bocciature il prossimo 1 luglio, e i club in caso bocciati alla domanda di iscrizione avranno tempo fino al 6 luglio per presentare ricorso, con il Consiglio Federale dell’8 luglio che emetterà i definitivi verdetti. Al momento come fa sapere anche la Gazzetta Dello Sport sembra quasi certa la bocciatura del Teramo, causa domanda priva di una parte fondamentale. Anche se la società farà ricorso puntando sul fatto che le quote di maggioranza del club sono da tempo sotto sequestro cautelativo del Tribunale di Roma. In caso di non ammissione del Teramo il primo posto come detto spetta comunque alla Fermana (di base a una delle retrocesse). Alla Torres serve dunque almeno un’altra bocciatura, salvo sorprese. Con i conti del Messina che sono quelli che preoccupano di più. Le possibilità dunque non sono elevate per il ripescaggio rossoblù, ma il lavoro del club con il passaggio alla Srl e con gli interventi all’impianto da gioco di questi giorni sono un plus per fare capire, anche in Lega, la direzione che vuole prendere la società sassarese, che sia in questa stagione grazie alle carte o l’anno prossimo con una nuova Serie D questa volta da vincere.
Roberto Pinna