L’ex tecnico del Cagliari Leonardo Semplici è tornato a parlare della sua esperienza in Sardegna, conclusasi con l’esonero della passata stagione in Serie A dopo appena tre giornate ma caratterizzata soprattutto dalla rimonta salvezza del 2020-21. Di seguito un estratto delle sue parole a footballnews24.
Sulla mancata fiducia in Sardegna
“Purtroppo in estate non c’era la convinzione da parte della società – spiega Semplici – che aveva contattato altri mister e quando da allenatore ti accorgi di certe cose, perché nel calcio si vengono sempre a sapere e non senti la fiducia dopo un’impresa del genere, non ci sono rimasto bene e nonostante io avessi detto chiaramente che se non c’era la volontà di continuare il rapporto potevamo interromperlo loro, a mio avviso, non hanno voluto farlo perché per la piazza ero sicuramente apprezzato per i risultati raggiunti ma non c’erano i presupposti per andare avanti, anche perché le mie indicazioni sul mercato non erano state seguite e fatte altre scelte quindi dopo tre giornate si è deciso di cambiare. Allenare a Cagliari è particolare, è una piccola nazione, e i sardi sono speciali quindi ti senti responsabile di questa squadra e di questa terra. Sono dispiaciuto di come si è conclusa e di come è andata a finire per la squadra perché nelle restanti trentacinque partite le cose sono andate sempre peggio fino alla retrocessione. Sono tutt’ora convinto che li avrei potuti portare a dama”.
Sull’impresa salvezza
“Quando sono arrivato a Cagliari era una situazione a dir poco difficile. Tutti ci davano per retrocessi e precedentemente al mio arrivo in ventitré partite erano stati fatti quindici punti e noi in quindici ne abbiamo fatti ventidue, salvandoci con due giornate di anticipo mantenendo una media quasi da Europa League recuperando dieci punti alle squadre che avevamo avanti. Abbiamo fatto un’impresa a mio avviso poco reclamizzata o comunque non capita pienamente perchè la squadra aveva dei giocatori importanti ,ma fino a quel momento non erano stati capaci di dimostrarlo in campo. Abbiamo fatto un lavoro straordinario e quel gruppo di ragazzi lo porterò per sempre nei miei pensieri e ricordi. Era impensabile fare un cammino del genere e invertire il trend in quella maniera”.
Sul futuro
““Ci sono stati in passato dei contatti a livello di Serie A e qualcuna di Serie B ma credo sia giusto non fare i nomi delle squadre per rispetto di chi poi ha proseguito o di chi ha fatto altre scelte”.
La Redazione