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Scuffet: “Al Cagliari mi sento più maturo. Nazionale? Per ora non ci penso”

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Il portiere del Cagliari, Simone Scuffet, si è raccontato in una lunga intervista al Corriere Della Sera. Di seguito alcuni passaggi delle sue dichiarazioni.

Dal rifiuto all’Atletico Madrid al Cagliari

“Se ora che sono al Cagliari, a 28 anni, mi sento un portiere più maturo? Sì, l’esperienza ti aiuta a gestire le situazioni: se prendi ogni cosa nel modo giusto, la affronti molto meglio, fuori e dentro al campo”.

Su un eventuale ritorno in Nazionale

“Non ci penso, sono concentrato sul mio percorso al Cagliari. La speranza di tornare ci sarà sempre, ma bisogna essere realisti e sono stato fortunato ad andarci. E a capire quanto è bello”.

Sul momento personale in stagione

“Se mi piace il mio momento personale? Sì anche se c’è sempre da migliorare. Quando analizzo le mie prestazioni o guardo altre partite, penso che quel che conta sia concedere il meno possibile. Perché poi la grande parata arriva, ma può essere anche un caso. La costanza è una delle cose più importanti”.

Su Cagliari come momento migliore della carriera

“Sì, ma già in Romania mi sentivo molto bene. Tornare ad essere un portiere di serie A, non perché volessi tornare in Italia a tutti i costi ma per il livello del gioco, era quello che volevo”.

Sulle scelte fatte in carriera

“Non tutti avrebbero fatto le scelte che ho fatto, sia quelle giuste che quelle sbagliate. Ma sono orgoglioso del percorso che mi ha portato qui e spero di migliorarlo ancora. Nella vita se uno fa le cose seriamente prima o poi arriva a raccogliere i risultati. Però c’è una condizione. Non bisogna mollare mai, non bisogna tirarsi indietro neanche un giorno, perché una parata, un allenamento, una partita possono cambiarti la carriera”.

La Redazione

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