Conferenza stampa virtuale in casa Dinamo Sassari per il presidente Stefano Sardara. In diretta streaming sui canali ufficiali del club biancoblù il patron dei sassaresi ha parlato, imbeccato anche dalle domande dei giornalisti, di presente ma soprattutto di futuro per il basket italiano e per la sua Dinamo, con gli orizzonti non ancora ben definiti a causa dell’emergenza coronavirus.
Il palazzetto
“Come ogni crisi bisogna trovare un aspetto positivo. Grazie a questo stop il Comune di Sassari avrà dei mesi per effettuare i lavori di manutenzione dell’edificio che partiranno già dalla prossima settimana. Grazie al lavoro con il Comune nei prossimi due-tre anni avremo una casa più grande, più efficiente e in linea con i nostri progetti di crescita. Se mi chiedete come vedo la Dinamo del futuro una delle speranze è quella di vederla dentro un nuovo palazzetto”.
Regno Sardo-Piemontese
“I tempi relativi al passaggio di mano di Torino sono legati al regolamento e quindi entro il 15 giugno 2020 dovremo confermare la presenze e poi entro il 22 giugno ci sarà la richiesta di iscrizione ed infine entro fine mese vanno dati i documenti. Documenti dove sono presenti gli elenchi dei soci. Ecco entro questa data dobbiamo chiudere la pratica. Ci sono diversi nomi interessati ma non posso fare dei nomi e cognomi ora per rispetto. Reale Mutua seguirà il progetto comunque. Uso il noi parlando di Torino ma è un noi che si chiuderà a fine mese. Ci eravamo posti l’obiettivo di tornare nel grande basket con Torino e ci siamo riusciti. Le polemiche sul ripescaggio? Si commentano da sole. Torino non ha fatto alcuna domanda lo ribadisco. Dovendo passare a 18 squadre e sapendo che alcuni club avrebbero avuto delle difficoltà la Lega ha stabilito un Ranking che prevede diversi fattori. E Torino in questo caso è risultata prima, con la votazione dei miei colleghi e io per correttezza mi sono astenuto. Poeta a Torino? Ragazzo fantastico e ottimo giocatore ma è anche sotto contratto con Reggio, complicato vederlo a breve a Torino ma prima o poi si incroceranno ancora. I contratti in essere a Torino si cedono ovviamente alla nuova società”.
Nuova stagione
“Noi dobbiamo ripartire e vogliamo ripartire. La pandemia non è chiusa ma dobbiamo imparare a convivere con il virus. Io sono fiducioso sulla riapertura, anche dei palazzetti. Se al 15 giugno riaprono i cinema non vedo perché non possiamo farlo noi, ovviamente tenendo tutte le norme di sicurezza e senza nessun rischio scellerato. Magari giocheremo con la capienza piena o ridotta ma la Supercoppa sarà un grande test per capire come sarà poi la stagione. Vogliamo riaprire a porte aperte perché il basket senza pubblico e come una birra senza schiuma. Se non si potrà valuteremo ma non fasciamoci la testa prima di rompercela. Sicuramente tutti i club si dovranno reinventare a livello di budget e sarà così per tutti, forse varranno ancora di più le idee e le capacità. Bisognerà essere ancora più bravi a saper spendere meglio e ad agire bene con lo scouting. Budget? Se faccio delle macro-aree ci sono due sezioni importanti: biglietteria e sponsor. Ora se devo fare un budget cosa imputo alla voce biglietteria in questa situazione? Impossibile dirlo in questo momento. Ora capite che in questo senso i budget del prossimo campionato saranno soggettivi più che universali. Quindi anche la norma Comtec ha bisogno di una revisione. Come procederemo noi? Come gli enti pubblici: spendi quello che hai. Costruiamo un budget sostenibile, come abbiamo sempre fatto, con dei report trimestrali”.
“Come sarà la campagna abbonamenti? Ci sarà una card che considera tutta la situazione: un abbonamento triennale scontato di un ulteriore 10% con un pagamento trasformato in mensile. Le partite non giocate o giocate a porte chiuse verranno riaccreditate all’abbonato. Si tratta di un abbonamento triennale ma ogni anno si può confermare o disdire, rinunciando al 10% di sconto”.
Dimensione Dinamo del futuro
“Banks? Che io sappia ancora non lo abbiamo preso e che io sappia non lo stiamo cercando. Ma non lo so, io non mi occupo di questo. La Dinamo ha una forte consapevolezza del contesto in cui opera. Quest’anno eravamo secondi in campionato ma non abbiamo il secondo budget, noi lavoriamo secondo le nostre possibilità. Noi dobbiamo essere bravi a reinventarci e a lavorare duro. Vitali e Evans resteranno? Non so di che parli (ride), la campagna acquisti non la faccio io e lo sapete. Sono loro che devono decidere e so che loro vogliono ripartire dal numero più alto possibile di conferme. La volontà è questo, poi ovvio che qualche pedina si muoverà. Che ex Dinamo mi piacerebbe riportare in Sardegna? Per carattere e per come ha legato con la città mi piacerebbe rivedere Polonara in biancoblù. Ci sono conferme già chiuse? Con tutto lo staff per il 2020 e 2021”.
Il ritiro
“Partiremo ad agosto sempre nella sede del Geovillage a Olbia, non ci sarà il torneo sardo come sempre perché nello stesso periodo ci sarà il torneo della Supercoppa nelle stesse date in cui solitamente organizzavamo il torneo. La Sardegna purtroppo ci vedrà meno quest’estate”.
Progetto Academy a Cagliari
“Mi sarebbe piaciuto ottenere il successo di Torino anche a Cagliari. Sarebbe stato fantastico avere due squadre sarde ai massimi livelli. Sono un po’ dispiaciuto di quell’esperienza perché la città non ha risposto come ci aspettavamo e anche gli sponsor. Facevamo pochi spettatori e invece a Torino abbiamo avuto il palazzetto sempre pieno e abbiamo attirato sponsor. Forse nella mente dei torinesi la passione era più fresca rispetto ai cagliaritani”.
Come riparte la Sardegna
“La prima notizia è che siamo tornati a casa nostra. Siamo nella nostra club house e con le attenzioni del caso proviamo a riprendere la normalità. Arrivo da una riunione con la Regione sul turismo in Sardegna e ora dobbiamo ripartire in maniera sana perché l’isola è un’isola felice e ci candidiamo a ripartire tra i primi nel modo più sicuro possibile”.
Roberto Pinna