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Rugby | Si ferma la corsa dell’Alghero, Capoterra corsaro a Savona

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Fine settimana agrodolce per i quindici sardi impegnati nei campionati nazionali di rugby: in Serie A si ferma a Settimo Torinese la striscia positiva dell’Amatori Alghero, mentre in Serie B il Capoterra ottiene la seconda vittoria consecutiva sul difficile campo di Savona.

Cade Alghero – Il VII Rugby Torino ha condannato alla sconfitta l’Amatori Alghero con il punteggio di 38-34, al termine di un match avvincente giocato al Cascina Nuova. La partita, caratterizzata da continui capovolgimenti di fronte, ha visto i padroni di casa imporsi solo nei minuti finali grazie a una meta tecnica. L’Alghero è partito con determinazione, sbloccando il punteggio al 4’ grazie a un calcio piazzato di Delli Carpini (0-3). I sardi hanno avuto l’opportunità di allungare, ma lo stesso Delli Carpini ha fallito un secondo tentativo dalla piazzola. A quel punto, il VII Rugby Torino ha preso il controllo del gioco, segnando tre mete in rapida successione con Cisi (15’), Tione (21’) e Raveggi (27’), tutte trasformate, portandosi sul 21-3. L’Alghero ha provato a reagire con una meta di May al 32’ (21-10), ma i piemontesi hanno nuovamente allungato al 37’ con la marcatura di Cherubini (26-10). Sul finale del primo tempo, la formazione ospite ha ridotto le distanze grazie a una meta di Natchkeba trasformata da Delli Carpini, chiudendo la prima frazione sul 26-17. Nella ripresa, il XV sardo ha continuato a spingere, accorciando ulteriormente il divario con un altro calcio di punizione di Delli Carpini al 18’ (26-20). Tuttavia, i padroni di casa hanno risposto con la seconda meta personale di Cisi al 23’ (31-20). Alghero ha reagito con determinazione, trovando due mete consecutive: prima con Delli Carpini (30’), poi con Marchetto al 37’, entrambe trasformate, che hanno ribaltato il punteggio portando gli ospiti in vantaggio 34-31. Nel finale, il VII Rugby Torino si è riversato in attacco alla ricerca del sorpasso. Dopo una serie di azioni nei pressi della linea di meta, il pacchetto di mischia dei piemontesi ha forzato una meta tecnica al 40’+3, fissando il punteggio sul 38-34. Alghero che tornerà in campo il 16 febbraio contro l’Union Monferrato.

Gioia Capoterra (a cura dell’ufficio stampa) – Non è stata una gran bella partita, anzi il bel gioco proprio non c’è stato, complice il terreno di gioco, che tutto poteva essere, ma non certo un campo da rugby. Alla fine la vittoria è andata alla formazione isolana che ha sofferto, ma si è imposta con il punteggio di 8-6, grazie ad Antonio Ganga che, appena entrato è riuscito a piazzare la meta vincente. Il resto è stato tanto equilibrio con le due squadre in netta difficoltà non solo nel rimanere in posizione verticale, ma anche nel riuscire a operare bene nella 22 avversaria. Savona ci ha provato fino all’ultimo ma Capoterra stavolta non ha abbassato la guardia e portato a casa la vittoria. L’Amatori voleva continuità, soprattutto dopo la bella vittoria ottenuta la scorsa settimana in casa contro la Pro Recco. Un successo che avrebbe consentito al XV allenato dal duo Garau-Ambus di ritrovare continuità e punti. E così è stato. L’occasione data dal calendario era davvero ghiotta e da sfruttare a tutti i costi. Trasferta in casa del Savona Rugby, ultima in classifica e ancora a secco di vittorie nel torneo di serie B e tanta voglia di vincere da parte del XV isolano per ritornare a casa con dei punti importanti prima della sosta. In settimana grande lavoro di rifinitura e preparazione della sfida, ma i due coach non avevano preso certo in considerazione per questa gara il fattore climatico e soprattutto la tanta pioggia venuta giù in Liguria nelle ultime ore. Acqua che ha trasformato in una risaia il “Fontanassa” di Savona. Nonostante tutto si è giocato.

L’inizio è ovviamente caratterizzato da tanta attenzione da entrambe le parti. Non si vogliono commettere errori soprattutto in fase difensiva, anche perché la presa e il gioco alla mano si rivela tutto maledettamente complicato. L’attacco ci prova ma senza successo. Tanti contrasti e tanto fango e qualche fallo di troppo. La prima punizione del pomeriggio, a metà tempo e fischiata a favore del Capoterra e Carlo Stara non fallisce l’appuntamento con i pali: 3-0. L’Amatori comincia bene. Ma la gioia per aver sbloccato il risultato dura davvero poco. Anche perché i liguri spingono maggiormente sull’acceleratore e il Capoterra è costretto a ricambiare il fallo. Il 3-3, realizzato dal Savona, è la giusta conseguenza. Il resto è solo confusione e gioco frammentario. Savona attacca a testa bassa, vuole sfruttare le difficoltà ambientali degli avversari che vengono puniti ancora su punizione (6-3). Punteggio con il quale si chiude la prima frazione di gioco. Qualcosa comunque nell’Amatori non va, tanto che i tecnici vogliono modificare l’assetto della squadra in campo. Quindi sostituiscono Nikoloz Talakhadze con Antonio Ganga. Mai mossa si rivela più azzeccata. Il tallonatore di Capoterra entra subito in partita e lui stesso racconta la meta che ha cambiato la gara e regalato i 4 punti al Capoterra: “Ero appena entrato in sostituzione di Talakhadze – ricorda Antonio Ganga – ho lanciato una touche, abbiamo impostato un drive e grazie al lavoro di tutta la mischia ho potuto conquistare l’ovale e schiacciare in meta. Diciamo che è stata davvero una gara molto complicata sia per le condizioni climatiche e del campo e poi perché Savona ha lottato con il coltello tra i denti pur di mettersi in difficoltà, alla ricerca di una vittoria importantissima per la loro classifica”. E in effetti Savona non ha mollato la presa soprattutto nella ripresa alla ricerca spasmodica di una meta o di una punizione che, alla resa dei conti poteva diventare vincente.“Non ha fatto i conti con il Capoterra – conclude Ganga –. Noi da tutta questa situazione abbiamo trovato quella carica in più che ci ha permesso di portare a casa 4 punti importantissimi”. In vantaggio per 8-6 esce Aru per Riccardo e poi Lai e Ferrarese per Chibsa e Greco. I ragazzi di Capoterra giocano soprattutto a difesa del risultato ma con qualche puntatina in avanti per tenere lontano e a bada gli avversari. Savona ci prova fino in fondo ma alla fine si arrende all’Amatori e al fango.

L’INTERVISTA – Marcello Garau – Coach Amatori Rugby Capoterra
“Sinceramente il campo era peggio di come ci si aspettava. La pioggia caduta copiosa nel corso della giornata lo ha reso davvero complicato per entrambe le formazioni”.

Ma non solo l’acqua e il fango…
“No, esatto. Quello che ci ha dato molto fastidio era il vento gelido. Terribile. Una partita veramente da ricordare. Figuratevi che abbiamo dovuto cambiare Aru che stava soffrendo tanto da rischiare lo svenimento”.

Una vera e propria battaglia sul fango?
“Si assolutamente. Soprattutto nel fine gara. Savona ha capito che in quelle condizioni non si riusciva a giocare a rugby e il tutto si è trasformato in una lotta sul fango, tanto che da quanto eravamo zuppi e infangati non si riuscivano a distinguere il colore delle maglie”.

Ma alla fine ha vinto il Capoterra?
“Diciamo che ha vinto la squadra più matura e tecnica, capace in una giornata davvero impossibile, dove i ragazzi tremavano dal freddo come foglie, di andare via da Savona con la meta inviolata”.

Alla fine la mossa vincente è stato l’inserimento di Ganga?
“Non direi mossa vincente da parte mia e di Gabriele. Tutta la panchina quando è entrata in campo ha fatto la differenza. Bravo Ganga a schiacciare in meta, ma se devo elogiare qualcuno credo che Thioye sia stato il migliore in campo.Un ragazzo che a 42 anni fa 80’ in prima linea e esce dal campo tra gli applausi merita davvero un grande elogio. Malik è stato impressionante per volontà e per come ha trascinato la squadra con i placcaggi”.

La Redazione

 

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