Primo giorno di fatiche per il Cagliari di Fabio Pisacane nel ritiro tra Ponte di Legno e Temù dove la squadra rossoblù resterà fino al 22 luglio. Il gruppo rossoblù è stato accolto da circa 150 tifosi, e appassionati, molto calorosi che hanno seguito con applausi e incoraggiamenti Deiola e soci.
La seduta
Prima seduta nel centro sportivo di Temù iniziata intorno alle 17 con un’attivazione in palestra, creata ad hoc sotto una tensostruttura ai piedi del terreno di gioco dall’azienda Kairos che ha organizzato la parte strutturale del ritiro isolano in Val Camonica. Qualche minuto prima delle 17.30 tutti e ventinove i convocati, con Yerry Mina che arriverà solo martedì in ritiro, sono stati radunati da Pisacane al centro del campo per un discorso di pochi minuti. Un allenatore rossoblù che da subito vuole instaurare un rapporto schietto con i suoi, con tantissimi che conosce per averli avuti da compagni da giocatore oppure per averli allenati in questi ultimi anni in Primavera.

Gaetano e Pavoletti a parte
Allenamento in campo iniziato con una prima fase atletica, con Gianluca Gaetano a parte per una tabella di lavori personalizzata a causa della pulizia al menisco fatta a fine maggio. Capitan Leonardo Pavoletti ha iniziato con il gruppo prima di fermarsi dopo qualche minuto di esercizi per un fastidio al ginocchio, come segnalato da lui stesso ai medici rossoblù. Anche lui operato, nelle scorse settimane, per una pulizia al ginocchio interessato da due infortuni negli ultimi anni. Con lo stesso Pavo che dovrà seguire in queste prime settimane di preparazione un percorso di carichi personalizzato. La punta rossoblù è parsa molto dolorante. Dopo l’attivazione senza palla la squadra ha alternato esercizi con il pallone, sempre finalizzati alla parte atletica, a ripetute a metà campo. Prime battute e primi scherzi di squadra durante una lunga sessione di “torello” con il gruppo diviso in tre.

Prime idee tattiche
A seguire prima partitella a metà campo con già le prime indicazioni tattiche, un 433 contro un 4231 anche se molto fluidi nell’interpretazione. Da una parte i grigi con Scuffet; Zappa, Wieteska, Luperto, Idrissi; Cavuoti, Deiola, Marin; Felici, Borrelli, Zito. Dall’altra i gialli con Ciocci; Di Pardo, Pintus, Veroli, Obert; Adopo, Liteta; Zortea, Rog, Vinciguerra; Piccoli. Pisacane che ha curato in modo particolare la prima costruzione e l’uscita palla al piede con focus particolare sui movimenti in mezzo al campo. Un messaggio netto ai suoi: “Non torniamo mai dal portiere, cerchiamo sempre di verticalizzare in pochi passaggi”.
Dall’inviato a Temù Roberto Pinna














