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Progetto Tramonti, per Accardo finale amaro: la Norvegia nega il visto

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Era partito il 1°maggio da Cagliari, Francesco Accardo, protagonista del Progetto Tramonti: dalla Sardegna a Capo Nord, con la sua bicicletta e 10 kg di bagaglio.
Ha percorso 3.000 mila km, 15.000 metri di dislivello complessivo attraversando 8 nazioni dell’Europa in piena pandemia, non trovando condizioni climatiche favorevoli. Pesante il percorso del giovane, che lo ha visto avere sempre il vento contro, pioggia e freddo.
Oggi, 30 maggio, è lo stesso Accardo, attraverso i suoi canali social, ad annunciare la conclusione del suo percorso.
“Ufficiale. Permesso negato. Non posso entrare in Norvegia. E sarà così per tutti almeno fino ai primi di luglio. Non c’è ambasciata che tenga, motivazioni lavorative, documenti e documentari, fogli di carta e test COVID negativi che possano fare niente. Qui non si entra”, sono queste le parole del cagliaritano.
Norme severissime per emergenza Covid non permettono l’ingresso in Norvegia, se non si è residenti :”Come regola generale solo ai cittadini norvegesi e ai cittadini stranieri residenti in Norvegia è consentito l’ingresso nel paese, ma la Norvegia sta ora riaprendo i confini ai viaggiatori provenienti da pochi paesi e regioni d’Europa che rispondono a criteri di bassi livelli di contagio, elencati come zona “gialla” o “verde”, viene comunicato sulle testate giornalistiche principali norvegesi.

Una comunicazione che vede costretto Accardo a rinunciare il raggiungimento della metà tanto attesa, Capo del Nord. Sicuramente una notizia che vede sfumare a poche settimane dalla meta prevista uno dei sogni di Francesco, ma nonostante il rammarico lo stesso dichiara: “Per me rimane l’esperienza e la gioia di avere vissuto una piccola avventura personale con il sostegno di tutti quelli che mi hanno scritto o dedicato un secondo – seppur virtualmente – ogni giorno. Un fallimento? Capo Nord rimane lì. Non credo si sposterà”, dalle parole trapela un punto di domanda riguardo al Progetto Tramonti, se verrà ripreso da dove si è interrotto, o se il cortomettaggio che verrà realizzato con interviste e immagini dei sardi che vivono nel vecchio continente, verrà solo posticipato.

Francesco aveva annunciato che qualora non fosse riuscito ad entrare in Norvegia avrebbe cambiato look, e sembra voler rispettare le parola data: “Ora vado a farmi i capelli biondi (mamma, sarai contenta?) e torno a Cagliari, che mi manca come l’aria”, ha scritto il progettista culturale e direttore della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto”, in attesa di maggiori dettagli riguardo al Progetto Tramonti, Francesco conclude affermando: “Il mondo è come ce lo mettiamo in testa. E non c’è un momento giusto o uno sbagliato per fare le cose che vogliamo fare. L’importante è farle sempre con amore e ricordarci gli istanti precisi della nostra felicità”.
Il nostro percorso con il Progetto Tramonti inizia il 5 giugno 2020, e abbiamo continuato a seguirlo in questi 30 giorni, portando agli occhi degli spettatori paesaggi stupendi, racconti del protagonista e delle sue emozioni descritte nel suo diario di bordo, certi di regalare un tramonto diverso a tutti gli spettatori, seppur in maniera virtuale.
Soprattutto quando, il sole, Francesco lo ha visto tramontare alle 23:00.

Silvia Cauli

TAG:  Attualità
 
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