L’attaccante del Sassari calcio Latte Dolce Nino Pinna è tra i giovani più promettenti e utilizzati nel Girone G della Serie D.
Il giocatore in prestito dal Cagliari, la scorsa stagione in Eccellenza col Bosa, ha parlato della difficile situazione sanitaria: “Non è facile stare a casa, sono sincero. Ma in questo momento c’è chi è impegnato a contrastare il diffondersi del virus e c’è tanta gente che sta male e sta purtroppo morendo, mentre io devo soltanto pensare a stare a casa tranquillo assieme alla mia famiglia, quindi mi reputo fortunato. Il calcio? Ci è un pensiero ricorrente, ovviamente. Mi alleno ogni giorno, sto sempre sul pezzo ponendomi degli obbiettivi da raggiungere e tenendoli ben chiari in mente. Lo staff tecnico ci ha fornito un programma utile e interessante che seguo per filo e per segno, per questo cerco di restare in contatto soprattutto con Alessandro Cozzula che cura la nostra preparazione”.
“Ciò che mi manca di più è poter toccare il pallone, confrontarmi con il mister Udassi e i miei compagni- prosegue Pinna-. Soprattutto mi mancano le sensazioni che solo la domenica del match può dare. Se mi guardo indietro dico senza dubbio che i ricordi più belli della stagione sono stati il primo gol messo a segno in maglia biancoceleste contro il Latina e la vittoria a Torre Del Greco, successo che ci aveva dato ulteriore fiducia nei nostri mezzi e una grande spinta in prospettiva dello sprint finale. Chiaramente, come qualunque giovane che ama il calcio e penso come qualunque calciatore, spero che si possa ripartire appena possibile, ma adesso non è assolutamente questa la priorità, ora c’è qualcosa di più importante a cui pensare: la salute nostra, delle nostre famiglie, delle nostre comunità. Di tutti. Tutti dobbiamo essere responsabili, ancora di più noi giovani: mi dico spesso che adesso bisogna tenere duro, arriverà la luce in fondo a questo lungo tunnel ma serve ancora qualche sforzo”.