Alla messa in ricordo di Gigi Riva, a un anno dalla scomparsa di Rombo di Tuono, celebrata nella Basilica di Nostra Signora di Bonaria a Cagliari, ha partecipato anche una rappresentanza del Cagliari Calcio.
Il presidente Tommaso Giulini, l’amministratore delegato Carlo Catte, il direttore generale Stefano Melis, il direttore sportivo Nereo Bonato, il segretario generale sportivo Matteo Stagno, il team manager Alessandro Steri. Per la prima squadra: mister Davide Nicola, il suo vice Simone Barone e lo staff. Tra i calciatori Alessandro Deiola, Nicolas Viola, Gabriele Zappa, Gianluca Gaetano, Giuseppe Ciocci, Matteo Prati, Adam Obert, Sebastiano Luperto, Gianluca Lapadula, Elia Caprile e Razvan Marin. E soprattutto il capitano Leonardo Pavoletti che è intervenuto ai nostri microfoni.
Le sue parole
Capitano rossoblù che prima di farsi serio inizia con una battuta: “Sono il più comunicativo della squadra? Sono sempre io a parlare perché ormai in campo riesco a far parlare poco di me (ride, ndr)”. Poi Pavo si fa serio:“Ricordare Gigi è sempre bello e Riva anche dopo un anno resta sempre nei nostri cuori. Siamo orgogliosi di aver vissuto la sua figura, di avere tanti ricordi e racconti legati a lui e soprattutto di portare questo Cagliari sempre più in alto come piacerebbe a Riva”. Sull’amore dei tifosi per Riva: “Lui è un eroe nazionale, non è solo di Cagliari. Ha mostrato dei valori e un attaccamento che non esistono più. Ha fatto capire che i soldi non sono tutto nella vita e le persone questo lo riconoscono e lo sentono. Sono sicuro che tutti avranno grande ammirazione per lui”. Il legame tra Pavoletti e Riva: “Mi piacerebbe aver vissuto tanti momenti con lui e avere tanti aneddoti da raccontare, però purtroppo non sono riuscito a viverlo come mi sarebbe piaciuto. Ci sono tante cose che ci legano ma non siamo mai riusciti a parlarne insieme di persona e questa cosa mi dispiace molto”.
La Redazione