Un terzo quarto assolutamente da censurare è costato la seconda sconfitta alla Dinamo Sassari in due partite di Champions League: la squadra di Piero Bucchi non ha trovato nemmeno contro il Paok Salonicco quella continuità chiesta da Bucchi dopo Treviso, proseguendo a girare a strappi e sprofondando al rientro dagli spogliatoi, dopo il +8 all’intervallo. Alla sirena il risultato finale è di 88-68 con il Banco di Sardegna atteso dal Digione nel prossimo turno (martedì 1° novembre).
La cronaca
Bucchi ha proposto Jones subito nel quintetto base a differenza di quanto fatto nelle precedenti sfide con Raspino al suo posto, a fianco a Onuaku, Bendzius, Kruslin e Robinson. Inizio compassato per entrambe le squadre con la Dinamo che ha trovato il primo canestro dal campo solo dopo oltre 4′ di gioco con la magia di Onuaku da sotto le plance. Gli errori sono diventati tanti nel corso del primo parziale e ad approfittarne sono stati i padroni di casa che hanno tentato il primo allungo sospinti dall’ex Trento Franke: Sassari si è scossa nella seconda parte con Onuaku ancora grande protagonista e il pareggio a quota 12 firmato da Bendzius. Il finale dei primi 10′ ha però di nuovo favorito gli ellenici che con Franke e Tsiamkas si portano sul 18-14. Dopo il primo mini intervallo reazione degli uomini di Bucchi: Diop dalla lunetta, Nikolic con rubata e antisportivo guadagnato con successivi liberi realizzati hanno dato l’abbrivio al controsorpasso, realizzato con la tripla di Kruslin (18-21). All’uscita dal timeout è arrivata la scossa per Salonicco che, complice qualche leggerezza degli avversari, ha firmato un controparziale di 7-0 sulla schiacciata di Darko Kelly. La Dinamo ha reagito cavalcando un presentissimo Diop sotto il tabellone avversario con 11 punti di fila messi a segno dal centro senegalese per il 27-32. Sassari ha preso fiducia, ottima la circolazione di palla per la prima tripla di Bendzius a cui ha risposto la tabellata di Margaritis dall’altra parte: la bomba di Robinson in transizione ha poi costretto al timeout Lykogiannis sul 30-39. A metà gara sono quindi 8 i punti di vantaggio tra le due contendenti dopo l’1/2 di Riley nato da un evitabile antisportivo di Onuaku.
Al rientro dagli spogliatoi la scena è tutta per la coppia Riley-Franke: il playmaker ha infilato 5 punti di fila, inframezzati dal movimento da sotto di Onuaku, poi l’olandese con il runner del -3 e l’assist per l’alley oop di Renfro che ha infiammato la parte più calda del tifo greco. Il minuto di sospensione di Bucchi non ha sortito alcun effetto, Salonicco ha allungato il suo parziale a 14-0 costringendo Sassari all’inseguimento: Nikolic è stato l’unico a trovare il canestro, ma alla fine il disastroso terzo quarto biancoblù si è chiuso sul +11 per il Paok. Nell’ultimo quarto i bianconeri ormai in completa fiducia sono riusciti ad allungare ulteriormente, Hands ha colpito più volte dalla distanza è il divario è lievitato oltre i 15 punti. Sassari è uscita mentalmente completamente dalla partita, Polley in contropiede ha segnato il +20, distacco che sarà mantenuto sino alla sirena finale.
Paok Salonicco Mateco-Dinamo Banco di Sardegna Sassari 88-68 (18-14, 17-29, 28-9, 25-16)
Paok: Margaritis 5, Franke 13, Renfro 12, Riley 19, Saloustros, Christidis, Darko-Kelly 7, Hands 17, Kamperidis, Polley 12, Slaftskais, Tsiamkas 3. Coach: Aristeidis Lykogiannis
Sassari: Onuaku 13, Bendzius 7, Kruslin 9, Robinson 10, Jones 3, Diop 15, Chessa, Devecchi, Raspino, Gandini, Gentile, Nikolic 11. Coach: Piero Bucchi














