Spese e bilanci in perdita da squadra con grandi ambizioni nel prossimo futuro ma guadagni e profitti dalle cessioni da zona retrocessione. Questo il particolare scenario il Cagliari evidenziato dall’ultimo report dell’Osservatorio Cies dedicato al calciomercato dei top 5 campionati europei (Liga, Premier League, Bundesliga, Ligue 1 e Serie A) dal 2012 ad oggi.
Bilancio
Dal 2012 al 2022 secondo il Cies il Cagliari ha speso sul mercato per acquistare nuovi calciatori 207 milioni di euro. Di per sé non una cifra fuori dalle logiche delle posizioni raggiunte poi nelle classifiche dei vari campionati disputati dal 2012 in avanti, considerato che si tratta del quindicesimo budget della Serie A per gli acquisti negli ultimi 10 anni. Quello però che stupisce è il bilancio acquisti-cessioni dei rossoblù. I sardi comprano, o compravano se consideriamo la cinghia stretta delle ultime sessioni post pandemia, a cifre alte ma non riescono a cedere alle proprie condizioni. Un’affermazione confermata dai numeri, sono 161 i milioni guadagnati dai rossoblù, sempre secondo il Cies, dal 2012 dalle vendite dei calciatori. Peggio fanno solo Venezia, Salernitana, Spezia e Bologna. Con le prime tre giustificate nei pochi profitti dall’apparizione nel massimo campionato legata solo alle ultime stagioni. Se facciamo il confronto tra entrate e uscite il Cagliari ha un bilancio negativo pari alle squadre che sono a ridosso della zona per le coppe europee. Ottavo posto per il club di Tommaso Giulini (dall’estate 2014), con 46 milioni di perdite nel calciomercato. Solo Lazio, Bologna, Roma, Inter, Napoli, Milan e Juventus hanno un bilancio con un passivo maggiore dei sardi. L’Atalanta tra acquisti e cessione dal 2012 ha guadagnato 162 milioni, 100 milioni li ha guadagnati l’Empoli, 88 (ma saranno di più con i prossimi bilanci data la vendita di Vlahovic) la Fiorentina. Il Sassuolo tra spese e uscite ha guadagnato 22 milioni. Il bilancio dei due anni considerati dal report sotto la gestione Cellino? Undici milioni le spese e due milioni le entrate nel 2012-13, l’anno dopo spese ridotte a circa un milione per delle entrare superiori ai 7 milioni. In totale un bilancio in perdita di circa 3 milioni. E se consideriamo tutti e 5 i campionati europei? Il Cagliari in questo caso è la 36° squadra per bilancio negativo sul calciomercato, davanti al Villarreal (36 milioni) e dietro alla Lazio (57 milioni). Un report sicuramente generico che non tiene conto di tantissime variabili all’interno dei bilanci del mondo del pallone ma che fa capire bene la concreta difficoltà nel mercato in uscita per i rossoblù negli ultimi anni. Forse uno dei limiti principali, insieme a una concreta stabilità tecnica, per la crescita del tanto inseguito Progetto-Cagliari.
Roberto Pinna