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Olbia, Räber: “Bancarotta? No, ma i conti non sono buoni. Puntiamo al ripescaggio in C”

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Una stagione difficile e tribolata si è appena conclusa in casa Olbia. Metabolizzata la retrocessione in Serie D, nella giornata di oggi 30 aprile presso la sala conferenze del Delta Center, i membri del direttivo della Swiss Pro Klaus Schwerdtfeger e Benno Räber, insieme al presidente dei bianchi Guido Surace sono intervenuti in sala stampa per commentare l’annata appena vissuta in Gallura.

L’introduzione di Benno Räber

“Tante cose sono successe da novembre, finalmente la stagione si è conclusa. Volevo ringraziare tutti, in particolare i tifosi,  non è stato semplice essere tifosi oggi. Vogliamo costruire un nuovo team, con un nuovo obiettivo. Voglio ringraziare i giocatori, lo staff tecnico e l’amministrazione, ma anche la città di Olbia per il supporto. Sono stati fatti degli errori e da questi si deve ripartire per programmare la nuova stagione. Vogliamo precisare alcune cose che sono state dette nei comunicati stampa, c’erano determinate cose che i tifosi meritavano sapere da noi. In quel momento i comunicati che sono stati fatti avevano la giusta tempistica. Il club rischia la bancarotta? La risposta è no. La situazione finanziaria del club non è così buona come pensavamo che fosse. Ci sono debiti, un paio di questi sono abbastanza grandi e stiamo procedendo alla loro ristrutturazione. Ci sono alcuni creditori che credono di non poter riscuotere la somma, noi lavoreremo con loro per risolvere la questione per metterla alle spalle e andare avanti. Avete i soldi per il progetto? Ci sono due progetti: uno per la squadra di calcio e l’altro è per lo stadio. Per il club ci sono i fondi per andare avanti, ovviamente il progetto stadio richiede cifre molto importanti e per questo serve lavorare con partner finanziari. È quantificabile il debito? È maggiore di quanto ci aspettavamo. Chi finanzia? Se si intende di chi siano i soldi dietro Swiss Pro non sono nostri ma sono soldi che la società a disposizione. Abbiamo le possibilità e i fondi per costruire una squadra che punti alla Serie C già dal prossimo anno. Vogliamo fare richiesta di ripescaggio, qualora ci fosse la possibilità di essere ripescati puntiamo ai playoff nella stagione successiva.  Qualora il ripescaggio non dovesse essere possibile puntiamo a vincere il campionato di Serie D per salire il prima possibile”.

Sui debiti della società

“La contabilità non è mai una scienza esatta. Ci sono stati alcuni debiti presentati subito e altri che sarebbero stati diluiti in un periodo più lungo. Abbiamo fatto i controlli del caso all’inizio, ma in una seconda analisi questi non coincidevano. Proseguiremo legalmente? Il nostro obiettivo è quello di risolvere la situazione con chiunque sia coinvolto in questi problemi, non abbiamo intenzione di avviare battaglie legali contro nessuno. Rapporto con Marino? Per me è importante avere un rapporto con tutti, voglio risolvere la situazione con Marino. I tre soci sono ancora soci, hanno l’offerta sul tavolo per far rilevare a Swiss Pro le quote ma non si è d’accordo con la cifra, si sta parlando gli avvocati ma in maniera amichevole”.

Sullo stadio

“Non conosco la situazione a Cagliari. Ora è importante capire che il progetto stadio non è solo riferito al calcio ma deve essere su più fronti, hotel, negozi e varie altre cose. Lo stadio è progettato non solo per il calcio ma anche per ospitare concerti. Per la squadra abbiamo i soldi privati della società, mentre per lo stadio quello dei partner e dei futuri partner. Sportium farà ancora parte del progetto? Sì. È stato presentato il presentato il progetto? Ancora no, però ho parlato con il Sindaco di Olbia: mi ha detto di dire che l’amministrazione è dalla nostra parte per lo stadio”.

Su un fondo americano alle spalle

“Non c’è un fondo americano, ci sono alcune informazioni che non possono essere divulgate, però posso dire che il fondo c’è ma non è americano. Ci sono degli accordi per il quale certe informazioni non possono essere divulgate. Se qualcun altro decide di farlo, di sicuro da me non verrà fatto. Il fondo è proveniente dalle Cayman? Sì”.

Futuro direttore sportivo

“In questo momento non abbiamo più contatti con la parte tecnica dopo la retrocessione. Al momento per il ruolo di direttore sportivo ci sono in lista tre persone, due italiane e uno straniero. Ma la cosa certa è che vogliamo fare un calcio moderno. Vogliamo far divertire i nostri tifosi, proporre un calcio offensivista, in contro tendenza a quello che si vede ora. Ninni Corda? Lui è un membro di Swiss Pro, non dell’Olbia Calcio”.

Sulla rosa futura

“Una priorità di questa stagione sarà di cercare calciatori provenienti dal territorio, ci sono tanti buoni profili e vogliamo metterli sotto contratto. Rapporti con il Cagliari? Io penso solo al futuro dell’Olbia, ci sono giocatori comunque interessanti nel Cagliar e noi siamo aperti ad accogliere loro giocatori. La priorità andrà ai giovani del posto, ma noi siamo anche interessati al mercato argentino e sudamericano. Calciatori con passaporto italiano che avrebbero la volontà di trasferirsi in Italia, siamo molto interessati anche a questo tipo di mercato. Non penso che i calciatori che abbiamo non siano buoni, magari non sono stati costruiti assemblandoli nel modo giusto. Noi abbiamo le porte aperte nei confronti di tutti, però ci deve essere la volontà di far parte dell’Olbia indipendentemente dalla categoria. Prima del ritiro sapremo tutto ovviamente, l’idea però è quella di avere un’Olbia più divertente. La mentalità di un calciatore dell’Olbia è quella di fare la differenza al di là del talento. Cerchiamo questo nei futuri giocatori, il talento da solo non basta. Noi vogliamo la passione da parte dei nostri tesserati, perché è quella passione che porta la gente a passare la domenica allo stadio”.

dall’inviato a Olbia Andrea Olmeo

TAG:  Olbia Serie C
 
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