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Olbia, Mordini si presenta: “Convinto dal progetto, mi manda Altare”

Davide Mordini durante il primo allenamento con l'Olbia
Davide Mordini durante il primo allenamento con l'Olbia
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All’antivigilia della sfida contro la Carrarese, in programma domenica 20 novembre alle 12.00, abbiamo intervistato il nuovo difensore dell’Olbia Davide Mordini. Tanti argomenti trattati con il 26enne di Recanati, ultimo rinforzo scelto dal club gallurese per rinforzare il settore esterni.

Davide, com’è nata la trattativa con l’Olbia?

È stato tutto molto rapido: martedì mattina mi hanno chiamato prima il direttore Tatti, poi mister Occhiuzzi. Tutto questo mi ha stimolato tantissimo, anche perché tutti i miei ex compagni che hanno giocato qui mi hanno parlato tutti bene di Olbia e della società. Così la sera stessa sono partito, senza pensarci due volte“.

Che impressione ti sei fatto quando hai affrontato l’Olbia da avversario?

È sempre stata una trasferta impegnativa, da avversario questo è un ambiente particolare. Venire in Sardegna non è mai semplice, l’Olbia mi ha sempre fatto una buona impressione, poi la Sardegna è bellissima. Sono molto soddisfatto della decisione che ho preso“.

Tante squadre importanti nel tuo passato e tanta Serie C: cosa porti a quest’Olbia?

Sono qua per mettermi a disposizione fin da subito, ho trovato una squadra piena di giovani e con tanta voglia di far bene. Vogliamo raggiungere gli obiettivi prefissati, ho avuto modo di vedere il lavoro che fa il mister e ci sono le basi per fare bene“.

Proviamo a tracciare un tuo profilo dal punto di vista tecnico: che tipo di esterno sei?

Sono un esterno di spinta, non ho problemi a giocare in una difesa a quattro o nel centrocampo a cinque, di sicuro mi piace molto attaccare (risata, ndr)”.

Qual è stato il primo approccio con mister Occhiuzzi?

Quando ci siamo sentiti al telefono, il mister voleva sapere quanto fossi motivato nella scelta di sposare il progetto dell’Olbia. Sotto l’aspetto tecnico mi sono subito inserito bene, a Teramo facevamo un tipo di gioco molto simile“.

Per te è stata un’estate particolare: svincolato dal contratto con la Fermana, inizialmente retrocessa (e poi ripescata), dopo aver giocato in prestito al Teramo, squadra che non si è iscritta in Serie C. Come hai vissuto questi mesi?

A Teramo ho fatto un campionato importante, poi mi sono ritrovato senza contratto. Mi sono allenato duramente da aprile a oggi, sapevo che prima o poi una chiamata sarebbe arrivata. Mentalmente è stato difficile, però lo sforzo fatto è stato ripagato“.

Durante la tua esperienza alla Feralpisalò hai giocato con Travaglini, che hai ritrovato a Olbia, ma soprattutto con Altare, ora al Cagliari dopo due ottime stagioni in Gallura. Siete ancora in contatto?

Con Giorgio ci sentiamo spessissimo: come ha saputo che del mio approdo all’Olbia mi ha subito chiamato e mi ha parlato benissimo dell’ambiente. Tra noi è rimasto un bel rapporto, eravamo compagni di casa a Salò. Nonostante la distanza siamo rimasti in contatto, spero di riuscire a incontrarlo presto durante la mia esperienza in Sardegna“.

Chiudiamo con il prossimo impegno dell’Olbia, attesa domenica 20 a Carrara. Che partita sarà?

In questo momento l’Olbia non ha una bella posizione in classifica, ma il campionato è ancora lungo e ci sono tante partite da giocare. Sarà una sfida difficile perché la Carrarese è un’ottima squadra. Dobbiamo curare ogni minimo dettaglio per riuscire a fare la nostra partita. Andremo a Carrara con tanto entusiasmo e voglia di far bene“.

Francesco Aresu

 

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