Giorno di presentazione per il nuovo allenatore dell’Olbia Leandro Greco. L’ex calciatore della Roma ed ex vice di Pierpaolo Bisoli al Sudtirol ha raccontato nella sala stampa dello stadio Nespoli la trattativa che lo ha portato in Gallura e le ambizioni per la nuova stagione in Lega Pro dei bianchi. Per il tecnico romano sarà la primissima esperienza come primo su una panchina in carriera.
Il saluto del tecnico
“Ringrazio il presidente e il direttore per avermi voluto qui, questa sarà la mia prima esperienza, sono giovane, e sentir questa fiducia da parte loro mi riempie di orgoglio. Per me è una grande opportunità e la voglio sfruttare a pieno. Sono motivato e non vedo l’ora di iniziare e di stare in campo. Perché ho scelto Olbia? Ho fatto un percorso chiaro al Sudtirol e nonostante l’età volevo iniziare con un progetto serio e con persone serie. E sono sicuro di averle trovate a Olbia. Subito tra noi è scattata la scintilla, c’è grande empatia. Voglio crescere e dimostrare il mio valore. Olbia è stata la mia priorità”.
Esperienza al Sudtirol
“Al di là delle filosofie al Sudtirol abbiamo dimostrato che sono i valori umani a portare i risultati. Voglio portare questo spirito anche in Sardegna, questa è l’anima del successo. I giovani a volte lo perdono di vista nel calcio di oggi, ma sono questi valori di lavoro e fatica che spostano gli equilibri. La mia squadra deve avere sempre il coltello tra i denti”.
La rosa e il mercato
“Il modulo? Per me è la casa di una squadra, poi chiaro che devi sempre modularlo in base all’avversario e alle situazioni. Abbiamo l’idea di partire con il 4-3-3, poi voglio prima lavorare con la squadra e non sono un integralista. Sul mercato non voglio parlare, prima devo vedere tutti i miei giocatori. Parto però da un’ottima base e ho una serie di giocatori di grandi possibilità”.
Punti deboli e punti forti
“Io ho già visto tutta la scorsa stagione dell’Olbia con la video analisi. Per il mio modo di fare calcio faremo riflessioni soprattutto in difesa, in attacco e a centrocampo abbiamo invece già tanta qualità. Poi però saranno gli allenamenti e il lavoro a determinare la nostra strada. Vedo tanti giovani di qualità”.
Esordiente a Olbia come Colomba
“L’altro giorno leggevo un passaggio sulla paura scritto da Falcone, e mi è piaciuto e me lo sono scritto. Io non ho paura di questa prima esperienza, so come gestire le pressioni di questo anno in Lega Pro. Voglio trasmettere alla squadra la voglia di determinare il proprio destino. Questo sarà la base della mia Olbia”.
Rapporto con lo spogliatoio
“Ho preso il patentino a 28 anni, quando ho deciso di smettere perché non ero più disposto a fare il giocatore. Per me è stato un passaggio naturale. Mi sento da tempo allenatore, non ho più toccato un pallone nemmeno in partitella. Questo distacco totale mi ha permesso di formarmi bene. Conoscere le dinamiche dello spogliatoio mi aiuterà però sicuramente. Ma il ruolo è completamente differente e quello che pensavo da giocatore ora ho capito che è totalmente diverso”.
Allenatori che lo ispirano
“Ho avuto grandi allenatori, quelli che mi hanno formato sotto vari aspetti sono stati Spalletti, Luis Enrique, che mi ha aperto la testa per il gioco del calcio, Gasperini e Stroppa. Vorrei fare un mix, senza dimenticare il mio modo di essere ovviamente e in base alle situazioni”.
Sul proprio staff
“Questo sarà il mio staff per questa stagione: Oscar Muratori sarà il mio vice, Marco Giustini il match analyst, Carlo Giua il preparatore atletico con Emanuele Bandinu, anche lui preparatore atletico. Infine Fabrizio Martellotta che sarà il nostro allenatore dei portieri“.
Derby Torres
“Sono uno che ha fatto tanti derby, non vedo l’ora di viverlo e di vincerlo. Sono due squadre che con orgoglio rappresentano la Sardegna e sono sfide stimolanti. Ma non sono parente con Alfonso Greco (ride, ndr)”.
Roberto Pinna
