Le parole in conferenza stampa di Max Canzi, allenatore dell’Olbia battuta al Nespoli per 1-0 dalla Reggiana nella ventisettesima giornata del Girone B della Serie C.
La partita
“Mi sembra di ripetermi ogni domenica, – afferma Canzi ai nostri microfoni – le partite sono finite tutte allo stesso modo, evito di essere noioso, abbiamo fatto una grande prestazione contro una squadra fuori categoria. Cosa ho detto ai ragazzi? Che sono fiero di loro. Perdere così fa tanto tanto male”.
Polemiche arbitrali
“Arbitro? Parliamo di cucina, di musica? Dico solo che ci sono giocatori specializzati in certe cose, come è successo con l’Alessandria, è stato bravo lui, io però vedo lo sport in altro modo. Il rigore? L’Azione nasce da un colpo da maestro di Cigarini, poi dentro l’area c’è un contatto minimo con il braccio e Arrighini è caduto come fosse colpito da un treno in corsa, l’arbitro ha fatto passare 6 secondi e poi ha fischiato“.
Spirito
“Si riparte dalla rabbia di questa partita, abbiamo giocato anche in 10, non riesco a trovare aspetti negativi nella prestazione. A parte l’imprecisione, ho chiesto una partita di sacrificio mostruoso, Udoh è stato impreciso ma in fase di non possesso è stato commovente. Impegno e spirito le cose che mi sono piaciute di più“.
L’avversario
“La loro formazione? Loro hanno 4-5 attaccanti dello stesso livello, non mi ha sorpreso la formazione iniziale. Li abbiamo limitati ma senza chiuderci e basta, abbiamo cercato di avere più campo alle loro spalle e chiuderlo davanti a loro”. E poi sui singoli: “Ciocci? Due palloni simili tagliatissimi che passavano e quando hai linea bassa è difficile perché hai accanto i difensori e ci sbatti addosso. Partita in cui ognuno aveva il suo riferimento a partegli attaccanti che erano su tre giocatori, è stata una somma di tanti duelli individuali“.
Roberta Marongiu