L’intervento del sindaco di Cagliari prima della votazione sulla variante urbanistica del Piano Sant’Elia, cui è legato a doppio filo il destino della nuova arena rossoblù.
Così Paolo Truzzu: “Mi ritengo una persona fortunata, perché si arriva a questa delibera dopo un lungo percorso. Questo risultato è condiviso da tutti, visto il passaggio tra più amministrazioni. Vorrei chiedere al consigliere Lai se insieme al plastico di Cellino dello stadio c’era anche la statua di Mazzoleni citata da Mastella (ride, ndr). Non è solo la realizzazione di un nuovo stadio: quello che stiamo votando è un progetto per tutta la città. Non so se questa amministrazione o la successiva ci riusciranno, però noi oggi stiamo ponendo le basi. Non è solo uno stadio per il Cagliari o per i tifosi, questo è un intervento per la città. Sant’Elia deve diventare qualcosa di diverso da quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi. È un tentativo di ricucire. Gli investimenti pubblici sono la base per gli investimenti privati, quello che abbiamo è un dovere. Rispetto a 18 mesi fa il mondo è cambiato e se abbiamo la possibilità di non creare un polo commerciale insieme al Cagliari calcio abbiamo il dovere di non farlo. Se troviamo le risorse per non creare un polo commerciale abbiamo il dovere di farlo, per questo stiamo partecipando al bando statale da 20 milioni a fondo perduto. Queste sono le mie riflessioni per la città. Ovviamente il Piano Economico Finanziario dovrà essere rivisto ma voglio ricordarvi che Bologna ha messo 30 milioni di risorse comunali per non fare il centro commerciale e realizzare lo stadio. Se lo ha fatto Bologna perché non possiamo farlo anche noi? Il progetto non è perfetto, ma io vi chiedo di migliorarlo insieme. Abbiamo la possibilità di cambiare un quartiere”.
Roberto Pinna