Sotto l’albero una letterina a Babbo Natale per il nuovo stadio, ma i tifosi del Cagliari sul tema più che scottante ormai da anni rischiano di trovare ancora una volta carbone. La Figc infatti ha recentemente candidato l’eventuale nuova struttura isolana per l’Europeo del 2032, che l’Italia vorrebbe ospitare su tutto lo Stivale. I tempi però sono brevi per accedere ufficialmente alla candidatura e – come sottolineato dall’Unione Sarda – c’è diverso scetticismo da parte del sindaco Paolo Truzzu e della sua amministrazione.
Tempi stretti
Entro il 14 febbraio 2023 andrà chiuso l’accordo con la Figc per presentare regolarmente la candidatura, con Cagliari che è già stata pre-candidata per la competizione. Il dubbio principale però al momento da parte del Comune sono le garanzie economiche sul progetto, soprattutto dal punto di vista dei finanziamenti pubblici sull’opera. Paolo Truzzu a riguardo ha ricordato sulle colonne dell’Unione: “Noi abbiamo fatto la nostra parte, stanziando 10 milioni di euro. Nelle prossime ore scriveremo alla Regione per capire se conferma o meno l’impegno preso”. Già la Regione, perché il continuo nicchiare sul tema, sempre confermato per il momento a parole ma non ancora con i fatti, da parte di viale Trento è uno degli ostacoli principali. E mancano almeno 30 milioni all’appello, quelli promessi per ora dalla Regione come investimento minimo sul progetto.
Non solo Euro 2032
La partita però è aperta e intricata non solo per il tema Europeo ma anche e soprattutto per la costruzione da parte della società Cagliari del nuovo impianto, che sorgerà sulla zona dell’attuale Sant’Elia. Negli anni i costi di costruzione sono più che raddoppiati e senza l’investimento pubblico della Regione tutto il progetto ne risentirà per tempi e possibilità concreta di realizzazione. Un progetto che in attesa dell’approvazione del piano finanziario solo per la costruzione dell’area stadio prevede una spesa di circa 200 milioni. Intanto però il primo treno da non perdere si chiama Euro 2032, una tappa importante per finanziamenti ulteriori sull’opera e di prestigio per la città. Un treno che si rischia di perdere nel silenzio, a vantaggio di altre piazze che non hanno nemmeno iniziato l’iter per la costruzione di un progetto su un nuovo stadio. Oltre a Cagliari la Figc per l’evento, infatti, ha pre-candidato Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Palermo e ha aggiunto in seguito Verona.
Roberto Pinna