In extremis, dopo un lungo braccio di ferro politico e con ancora diversi punti interrogativi. Ma alla fine la Regione è scesa a patti sui famosi 50 milioni di finanziamenti pubblici per la costruzione del nuovo stadio del Cagliari Calcio. Il Consiglio Regionale con 51 favorevoli su 51 votanti ha approvato l’emendamento che comprende gli investimenti regionali sulla realizzazione dell’impianto.
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Nessun dettaglio sul luogo, nessun riferimento al Sant’Elia e nemmeno al fantomatico progetto di Su Stagioni (qui l’approfondimento). E questo è un bene, la non indicazione del luogo dell’investimento permette all’amministrazione cittadina di stanziare i finanziamenti pubblici sul nuovo Sant’Elia. Discorso diverso se fosse stata indicata la zona precisa e il progetto preciso dell’intervento pubblico. Anche se sul punto continua ad alleggiare il tattico non detto. La spesa sarà divisa in più annualità (4 totali), a scalare per valore fino al 2026 (15 milioni per il 2024, 12 milioni per il 2025 e 20 milioni per il 2026). Sarà di 3 milioni l’impatto per l’annualità (2023) in corso. Importante la nota inserita nel testo, che indica esplicitamente il finanziamento per un progetto volto ad ospitare eventi internazionali di rilievo sportivo. Con un chiaro riferimento alla candidatura del nuovo stadio del Cagliari per l’eventuale Europeo 2032. Da non dimenticare che una vittoria del nostro Paese e di Cagliari per ospitare l’evento farebbe piovere sulla città ulteriori finanziamenti nazionali. Quello tra Regione e Comune, dopo lungo tira e molla non privo di strappi e dichiarazioni accese, sembra essere un vero e proprio accordo. Non solo sullo stadio ma su tutto un insieme di interventi di urbanistica legati alla città, dall’ospedale a dei poli residenziali e pensati per la ristorazione. Voto segreto per gli altri punti non riguardanti lo stadio, su richiesta del gruppo dei Progressisti, con 27 voti a favore, venticinque contrari, un voto nullo e una scheda bianca. Votazione che bene rappresenta il momento concitato in Consiglio Regionale. Tanti i dubbi mossi da maggioranza ed opposizione sia sul tira e molla politico sia sulle modalità di intervento della Regione, quello che conta al momento è che uno dei temi più scottanti degli ultimi anni a Cagliari, e in Sardegna alla voce strutture sportive, ha fatto un nuovo passo in avanti.
La Redazione