Continuano gli appelli del mondo del pallone a tinte rossoblù per la costruzione del nuovo stadio del Cagliari. Assist importanti alla società di Tommaso Giulini, più dal punto di vista mediatico che economico, in attesa della certezza nero su bianco da parte della Regione Sardegna sulla cifra e sui tempi di erogazione degli eventuali investimenti pubblici sull’opera che sorgerà nell’attuale area del vecchio Sant’Elia.
L’appello di Riva
Dopo Claudio Ranieri, che dal giorno della sua presentazione in Sardegna al ritorno dopo 31 anni ha mandato più di un messaggio alle istituzioni per la creazione dello stadio (qui le sue parole), a intervenire sul tema è stata anche la leggenda del Cagliari Gigi Riva. Parole schiette e dirette quelle del presidente onorario del club rossoblù, rilasciate ai colleghi dell’Unione Sarda, con il focus che è uno solo: l’augurio che la partita dei finanziamenti pubblici si sblocchi il prima possibile. Una partita che è ai tempi supplementari da mesi, per non dire da anni, quella dei soldi pubblici che faranno parte del nuovo Sant’Elia. Con la stessa politica che si è divisa sul tema con il sindaco di Cagliari Truzzu (qui le sue parole) che anche di recente ha chiesto rapidità e risposte concrete alla Regione.
Di base la situazione è questa: la Regione negli ultimi mesi, a parole, è arrivata a promettere, a fasi alterne con conferme e poi smentite, fino a 50 milioni di finanziamenti per il completamento dell’opera. Che non riguarda, o meglio usare il tempo verbale al futuro riguarderà, solo la costruzione della nuova casa in concessione alla società rossoblù, ma anche la riqualificazione di un’area più ampia. L’ultimo dietrofront, o meglio l’ultima palla lanciata lunga, è stato quello odierno, 24 gennaio, da parte dell’assessore regionale al Bilancio Giuseppe Fasolino, che ha dribblato il tema dei finanziamenti pubblici sullo stadio (qui l’articolo completo).
Iter e possibilità
Dopo la presentazione del piano economico finanziario dell’opera da parte del Cagliari al Comune l’iter per l’opera va avanti, ma pare evidente che per chiudere l’incontro e andare al passo successivo, dopo il nuovo passaggio in commissione servizi e in Consiglio, al bando per la costruzione dello stadio sia fondamentale capire quanto, come e in che tempi la Regione aiuterà nella realizzazione. Con la partita più prossima che non è l’effettiva costruzione dell’opera, ma la candidatura di Cagliari agli Europei che l’Italia potrebbe ospitare nel 2032. Entro metà febbraio il triplice fischio, senza le conferme della Regione alla voce finanziamenti pubblici, la pre-candidatura del capoluogo isolano potrebbe essere ritirata per far posto ad altre città dello Stivale. L’impressione, tra frasi dette e non dette, tra giochi di appelli mediatici di spicco, e tra tira e molla della politica cittadina e regionale è che la posta in palio debba accontentare tutti in un sistema di incastri non semplice. Intanto anni, mesi e settimane passano. Il treno Euro 2032 potrebbe essere perso per sempre, e la costruzione del nuovo stadio rossoblù invece?
Roberto Pinna