Da uomo in vetrina al silenzio. La quiete dopo le tempeste, dall’estate del 2019 fino a oggi ogni sessione di mercato ha avuto Nahitan Nández nell’occhio del ciclone, dalla querelle per il suo arrivo in Sardegna dal Boca Juniors fino ai vari tentativi prima dalla Premier League poi dall’Italia per strapparlo al Cagliari.
Orecchie aperte
Capitano contro il Cittadella, Nández anche con Ranieri in panchina è elemento imprescindibile nello scacchiere rossoblù. Al centro o sulla fascia la sua prima stagione in Serie B è stata al di sotto delle aspettative come, d’altronde, quella passata culminata con la retrocessione. La nazionale persa – e così i Mondiali in Qatar – altro colpo a un valore di mercato oggi ben lontano dai tempi della clausola da 40 milioni, il contratto in scadenza nel giugno del 2024 ulteriore dettaglio che non stimola offerte importanti. Il León non spinge per un’eventuale cessione, ma nemmeno chiuderebbe la porta alle richieste. Discorso uguale a quello della società rossoblù, pronta anche in questi ultimi giorni di mercato ad ascoltare offerte che, però, al momento non arrivano. Perché Nández è sì importante, ma non incedibile.
Chiavi
Il nodo dell’accordo in scadenza tra un anno e mezzo – con l’uruguaiano che potrà accordarsi già da gennaio 2024 per il giugno successivo con un altro club – è tema centrale in casa Cagliari. I tentativi di arrivare al rinnovo hanno trovato il muro del giocatore e del suo entourage, il presidente Giulini dovrà così scegliere se arrivare a scadenza oppure provare a raccogliere il più possibile nella sessione attuale o in estate. Ma anche su questo aspetto la differenza tra domanda e offerta è uno scoglio difficile da superare. Il Cagliari non scende sotto una base di otto milioni, non insormontabile tra parte fissa e bonus, ma i sondaggi arrivati in queste settimane e anche nelle precedenti sessioni si sono scontrati con il tema della formula. La società rossoblù non si muove dalla cessione a titolo definitivo o, come unica alternativa, il prestito con obbligo di riscatto non condizionato. Soldi freschi, tutti e a livello di bilancio subito. Su questa richiesta è crollata la volontà del Valencia di portarlo in Spagna su esplicita richiesta di Gattuso, fermato dal giogo del fair play finanziario e impossibilitato ad accogliere la richiesta del Cagliari.
Il destino di Nández, dunque, sembra consolidato. Restare in Sardegna fino a giugno e provare ad aiutare Ranieri nella scalata verso il sogno promozione. Attraverso il Cagliari riconquistare la Celeste, poi in estate ritornare protagonista del mercato, con una valutazione in picchiata causa contratto prossimo alla scadenza. Sempre che Giulini non decida di scendere a compromessi o il Torino del caso non torni alla carica.
Matteo Zizola