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Nandez-Cagliari: la ricostruzione di una storia fatta di promesse e contrasti

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La quiete dopo la tempesta o almeno è ciò che il Cagliari vorrebbe vedere dopo un sabato burrascoso. Il tempo è variabile, ogni nuvola può portare vento e pioggia intensa, si attende che possa arrivare il primo raggio di sole.

Rottura

“Il signor Nahitan Nández è atteso all’imbarco del volo per Maiorca”, una, due, tre volte senza che seguisse l’arrivo al gate del centrocampista di Punta del Este. Un viaggio con un posto lasciato vuoto, l’arrivo alle Baleari al quale hanno fatto immediatamente seguito le parole della società rossoblù per bocca di Stefano Capozucca. Gelo, profondo, nonostante nell’isola spagnola il termometro segnasse temperature estive. Nández ha disertato, il Cagliari ha annunciato battaglia. I motivi sono noti, anche se è bene tornarci. Il presidente Tommaso Giulini, nei giorni successivi alla sconfitta casalinga contro il Verona, ebbe un faccia a faccia con il León. La richiesta di mettere cuore e testa sulla causa salvezza, lui giocatore più pagato della storia rossoblù, lasciando da parte i problemi personali che ne limitavano il rendimento. Perché se testa e anima non vanno, le gambe seguono a ruota. In cambio Nández strappa una promessa, raggiunta la salvezza verrà favorita la sua cessione a un top club. Il resto è storia delle ultime settimane, la trattativa con l’Inter che finge il decollo per poi restare a terra, l’ombra di Dumfries, il legittimo tentativo del Cagliari di alzare la posta in vista della prossima cessione di Lukaku. Nández perde la pazienza, anche perché le vacanze uruguaiane hanno alimentato ancora di più i problemi personali, cresciuti proprio dopo decisioni prese in nome della salvezza della squadra. Do ut do, questo quanto vive nella sua testa Nández.

Reazioni contrapposte

In attesa di capire cosa ne sarà del suo passaggio all’Inter, aspetto che coinvolge anche un’altra promessa, quella fatta a Nainggolan per il suo ritorno, Nández è atteso nella giornata di domani 9 agosto al centro sportivo di Assemini per l’allenamento. Non mancherà una multa al giocatore per la decisione unilaterale di marcare visita a Maiorca, ma l’attesa della sua prossima decisione è al momento ciò che mette in pausa ogni presa di posizione. Qualora Nández non si presentasse ad Assemini si aprirebbero scenari difficili da prevedere. Sullo sfondo c’è quanto rivelato oggi dall’Unione Sarda su un tentativo da parte del Cagliari di offrire l’allungamento del contratto al giocatore prima che scoppiasse la guerra. Un anno ulteriore alle stesse cifre già percepite – 1 milione e 500mila euro netti – con l’aggiunta di nuovi bonus non presenti nell’accordo esistente. Il no di Nández è stato netto, la decisione di non presentarsi all’imbarco di Elmas una conseguenza non prevista. Non solo, ma il centrocampista uruguaiano rifiuterà qualsiasi proposta di rinnovo del contratto insistendo sulla promessa del presidente Giulini vista da Nández come un patto d’onore.

Novità Rog

Il León vede solo l’Inter, ma resta da capire se il treno nerazzurro si fermerà di nuovo davanti a lui. Tutto dipende dalla ricerca dell’accordo tra Giulini e Marotta, sempre che quest’ultimo sia ancora interessato a portare Nández a Milano anche a costo di avvicinarsi alle nuove richieste del Cagliari. Qualora dovesse saltare l’affare diventerebbe difficile gestire il futuro tra Nández e i colori rossoblù. Già domani arriverà la prima risposta, ma difficilmente sarà l’ultimo capitolo dell’ennesima telenovela estiva in salsa uruguaiana. Non l’unica grana per il Cagliari che deve anche trovare un sostituto di Marko Rog. E per il croato la notizia è che la società rossoblù ha lasciato la scelta della nuova operazione nelle mani del giocatore, che terminerà nei prossimi giorni le visite mediche prima di decidere il da farsi. Al momento dopo le visite con lo specialista Mariani a Villa Stuart sembra lontana la possibilità di una nuova operazione con il luminare Fink in Austria, lo stesso che effettuò il precedente intervento e che si occupò anche delle due operazioni di Leonardo Pavoletti.

Matteo Zizola

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