Queste le parole ai nostri microfoni del primario di cardiologia dell’ospedale Brotzu di Cagliari Marco Corda in merito alla morte della leggenda del calcio Gigi Riva.
Sulla situazione clinica di Gigi Riva prima della morte
“È chiaro che tutti quanti speravamo che la situazione non precipitasse così, il motivo per cui abbiamo proposto l’angioplastica subito dopo la coronarografia è perché noi sappiamo che una percentuale non trascurabile di pazienti possono presentare quadri di questo tipo, soprattutto alla luce del quadro angiografico che è emerso dalla coronarografia”.
Sulle ultime parole di Riva
“Lui era molto sereno, nonostante l’ospedalizzazione. Si stava apprestando a cenare e poi c’è stato un improvviso arresto cardiaco. Da quel momento tutti i tentativi di rianimazione per cercare di riportare il cuore a un attività contratile per farlo sopravvivere”.
Sul ringraziamento fatto dal dottor corda a Gigi Riva
“Sono nato e cresciuto con il mito di Gigi Riva, l’ho apprezzato come calciatore e come uomo. Mi è venuto spontaneo di ringraziarlo. Gli ho detto di non preoccuparsi perché saremo noi sempre in debito con lui. Lui mi ha preso le mani e le ha strette tra le sue”.
Sulla decisione di rifiutare l’operazione
“Lui era molto deciso sulla sua scelta, anche quando gli ho detto che esisteva un rischio di morte non è stato intimorito. È stato molto coraggioso fino all’ultimo”.
La Redazione
