Si scrive calciomercato, si legge Nahitan Nández. Se il nome del Léon è sempre stato il più chiacchierato in estate come a gennaio, ora che il Cagliari è retrocesso in Serie B la sua cessione diventa una certezza. Valigie pronte, destinazione Serie A, resta però il nodo sul dove.
Contendenti
Addio Premier League, nessuna possibilità per il Boca Juniors che pure ha provato a convincere Nández al grande ritorno con tanto di telefonata – senza successo – di Juan Román Riquelme, ancora meno fattibile l’opzione messicana chiamata Cruz Azul. Così come nessun discorso, nemmeno dentro quelli per Di Pardo e Brunori, è stato aperto con la Juventus. Per il centrocampista di Punta del Este restano vive e concrete due piste, con una terza che potrebbe fare capolino nelle prossime settimane. Con criticità diverse che rendono la chiusura delle trattative tutt’altro che semplice. Partendo da un dettaglio decisivo, quel contratto in scadenza nel giugno del 2024 che non permette né tentennamenti né ritardi, e senza alcun margine per un rinnovo. Perché Nández nel 2023 sarà a un anno dalla scadenza del suo rapporto con il Cagliari, con tutto quello che comporta per quel che riguarda la formula del futuro trasferimento. Lo sa il Monza e lo sa il Napoli, le due contendenti per il León, e lo sa anche la Roma che da lontano guarda con interesse all’evolversi della situazione. Sullo sfondo un Mondiale in Qatar da conquistarsi, con l’allenatore della Celeste Diego Alonso che continua a tenere in considerazione Nández nonostante gli ultimi mesi senza convocazioni per il centrocampista.
Intoppi Monza
Una fumata grigia tendente al nero, con la promessa di ritrovarsi nelle prossime ore per provare ad avvicinarsi. Il Monza è stato finora il club più forte su Nández, neopromossa con velleità di parte sinistra della classifica e il nome dell’uruguaiano entrato nelle mega-trattativa che vede coinvolti anche Joao Pedro, Andrea Carboni e, più freddo, Alessio Cragno. I brianzoli hanno provato la carta del prestito oneroso con obbligo di riscatto in caso di salvezza, venendo però respinti inizialmente dal presidente Tommaso Giulini. La chiave per convincere il patron rossoblù potrebbe essere quella di alzare la parte relativa all’accordo temporaneo oltre una maggiore sicurezza per l’obbligo di riscatto. Un punto comune a tutte le offerte per Nández, una conditio sine que non che il Cagliari mette come base di partenza. Figlia di quel contratto in scadenza nel 2024 e del non voler correre il minimo rischio di ritrovarsi tra un anno con un giocatore a dodici mesi dalla fine dell’accordo con i rossoblù e la conseguente svalutazione sul mercato. E, a proposito di contratto, se da una parte l’accordo tra Cagliari e Monza non sembra presentare ostacoli insormontabili, quello tra il giocatore e i brianzoli potrebbe essere il vero problema. Difficilmente, infatti, il club del duo Berlusconi-Galliani potrà raggiungere quella cifra vicina ai 2,5 milioni all’anno, bonus inclusi, che invece il Napoli può mettere sul piatto.
Desiderio azzurro
Desiderio numero uno del Léon, la società di De Laurentis ha in Nández l’obiettivo principale per il centrocampo, non appena sarà possibile cedere Diego Demme. Un effetto domino che parte dal centrocampista tedesco per arrivare a quello uruguaiano e che ha nella formula dell’affare tra Napoli e Cagliari il possibile intoppo. I partenopei, infatti, non si spostano da quel prestito oneroso con diritto di riscatto che già fermò sul nascere la trattativa in passato, soprattutto quando lo scorso gennaio Giuntoli provò l’assalto negli ultimi giorni di mercato assieme alle due torinesi. Il tema del contratto torna così ancora più forte, perché se l’obbligo in caso di salvezza messo sul tavolo dal Monza convince poco Giulini, ancora meno lo fa il diritto offerto dal Napoli. La differenza potrebbe farla la volontà del giocatore, anche se si attende un’offerta migliorativa degli azzurri per convincere il Cagliari a mollare la presa.
Terzo incomodo
Attenzione però alla Roma, pronta a farsi sotto per Nández qualora gli intoppi con i partenopei restassero tali. I giallorossi sono alla ricerca di un nuovo elemento per il centrocampo, con il León che rappresenterebbe un colpo dalla duplice utilità, sia per la mediana centrale che per la corsia destra. Al momento non è stato portato avanti nessun passo concreto, ma l’idea è quella di attendere l’evolversi della situazione per provare l’affondo qualora le condizioni diventassero favorevoli. Roma che, al contrario del Napoli, potrebbe mettere sul piatto una contropartita tecnica come Calafiori, esterno sinistro già vicino al Cagliari la scorsa estate prima di passare al Genoa quando tutto sembrava ormai portarlo in direzione Sardegna. Coprendo, così, quella corsia mancina rimasta completamente scoperta dopo gli addii di Lykogiannis – contratto in scadenza il 30 giugno – e Dalbert, il cui riscatto sul prestito non è stato esercitato dal club rossoblù.
Matteo Zizola