Il calciomercato non ha ancora ufficialmente aperto i suoi battenti ma il Cagliari è tra le squadre più attive della Serie A per cercare di rinforzare il prima possibile la rosa a disposizione del tecnico Walter Mazzarri. E non potrebbe essere altrimenti vista la complicata situazione in classifica dei rossoblù dopo un girone d’andata orribile. Vediamo ruolo per ruolo quali potrebbero essere le prossime mosse dei sardi in entrata e in uscita per le trattative di gennaio.
Difesa
In arrivo il centrale di belle speranze Lovato. Domani, 29 dicembre, le visite mediche e poi lo sbarco in Sardegna. Per l’ex Verona (24 presenze in Serie A con i gialloblù) e centrale anche dell’Under 21 un prestito secco fino a giugno in rossoblù. Il classe 2000 arriva dall’Atalanta dove, anche a causa di un infortunio muscolare, ha trovato meno spazio nelle rotazioni di Gasperini. Altro rinforzo vicinissimo all’accordo è Goldaniga. Duttile centrale e esterno di destra ora in forza al Sassuolo, dopo l’esperienza positiva a Genova, sponda rossoblù. In neroverde il classe ‘93 non trova spazio e il suo contratto in scadenza a giugno ha avvantaggiato i discorsi con il Cagliari. Società sarda sempre attiva anche sul fronte Calafiori. Giovanissimo esterno mancino della Roma, con la società capitolina che ha aperto all’opzione del prestito fino al termine della stagione. Sempre sulla fascia destra in uscita sia Lykogiannis, contratto in scadenza nel 2022 e possibilità tra alcuni giorni di accordarsi per andare via gratis, e Dalbert. Con il brasiliano in prestito dall’Inter che non ha convinto in questi primi mesi da rossoblù. Ovviamente in uscita anche gli epurati Godin e Caceres. Con il Faraone conteso tra Spagna (Valencia in testa) e Turchia e el Pelado che piace in Uruguay e stuzzica anche alcuni club di Serie A. Da capire il futuro di Altare che potrebbe andare a giocare in Serie B per fare esperienza qualora arrivasse una chiamata interessante.
Centrocampo
Baselli è il nome vecchio e nuovo. Il centrocampista azzurro piace da tempo ai rossoblù che vorrebbero tentare nelle prossime ore l’affondo definitivo per portarlo una volta per tutte dal Torino in Sardegna. Quel metronomo abile nelle due fasi che sembra servire a Mazzarri, che bene lo conosce, anche se condizione e integrità fisica restano tutte da verificare. Vecino e Sensi i nomi sponda Inter che restano possibili, specie in caso la trattativa tra i nerazzurri e i sardi per Nandez entri davvero nel vivo. Con l’attualità che parla di un reciproco interesse e niente più. Il futuro di Strootman è fortemente condizionato dall’infortunio. La società sarda crede nell’impatto positivo da febbraio in poi della Lavatrice di Garcia, ma Mazzarri ha bisogno di gente pronta da subito a centrocampo. Oliva invece potrebbe salutare qualora arrivasse un’offerta concreta, in quella che però sa di operazione più a lungo termine rispetto ai colpi di inizio mercato in entrata per provare a rimettere in piedi una classifica deficitaria. E Pereiro? Discorso complicato. Alla dirigenza l’uruguaiano piace ma fin qui ha sempre deluso, o quasi. Il Nacional vorrebbe riportarlo a casa, lui preferirebbe restare in Europa. Anche questa potrebbe essere una trattativa particolare che può diventare realtà solo in caso di diversi incastri di mercato.
Attacco
E il primo incastro sarà il rinforzo in avanti per Mazzarri. Senza questo Pereiro resta l’alternativa come seconda punta a Joao Pedro e Pavoletti. Oltre a Ceter, che non è da escludere saluti nuovamente per andare a fare un’altra esperienza in cadetteria. Keita invece andrà in Coppa d’Africa con il Senegal ma al ritorno non è chiaro se il suo futuro sarà ancora rossoblù. Il suo impatto non ha pienamente convinto e il ragazzo non ha trovato in Sardegna quel clima che avrebbe sperato per rilanciarsi. Il suo contratto da due milioni inoltre non aiuta a fare ragionamenti conservativi. In attacco i nomi che piacciono per un rinforzo di qualità o prospettiva sono tanti: dall’esperienza di Lasagna, alla voglia di riscatto di Torregrossa, passando per la spensieratezza dei giovani Piccoli e Satriano.
Roberto Pinna