La società Cairese, Eccellenza ligure, ha comunicato nelle ultime ore che il proprio tesserato Christian Kosiqi, attaccante classe 2005, è entrato a far parte del settore giovanile del Cagliari.
Il comunicato
Questo il comunicato ufficiale della società gialloblù: “Un motivo di orgoglio per la nostra realtà, visto che Kosiqi fa parte del settore giovanile gialloblù da quando aveva dieci anni. Cresciuto con gli insegnamenti dei mister Botta, Peirone e Caracciolo, Kosiqi ha partecipato quest’anno al Torneo delle Regioni vestendo la casacca della rappresentativa nazionale dilettanti under 16”. “Siamo felici di questa notizia – afferma il dg Franz Laoretti – in primo luogo per il ragazzo, che approderà in un ambiente ideale per la sua crescita. Avendo conosciuto di persona Pierluigi Carta, responsabile del coordinamento tra area tecnica e club del Cagliari, ci siamo resi conto insieme alla famiglia del ragazzo che sarebbe stata la destinazione migliore”.
“La Cairese – prosegue Laoretti – punta molto sul settore giovanile e su ciascun elemento che lo compone. Vogliamo creare giocatori pronti per il calcio dei grandi. Molti approdano alla prima squadra gialloblù mentre altri sono richiesti da tante società del comprensorio. Il nostro entusiasmo è poi alle stelle quando grandi club mettono gli occhi sui nostri giocatori”.
Che giocatore è
Questo il profilo di Kosiqi tracciato dell’allenatore Massimo Caracciolo: “Kosiqi è un giocatore con notevole forza fisica, che abbina a una buona tecnica. Vive la partita per fare gol. Bravo di destro e di sinistro, è discreto anche nel colpo di testa”.
Non trattiene l’emozione il tecnico Bruno Peirone: “Quando ho saputo la notizia del Cagliari mi si è riempito il cuore di gioia in quanto con Christian ho avuto un bellissimo rapporto. L’ho allenato per tre anni, dal secondo anno di Esordienti al secondo anno di Giovanissimi.
Un ragazzo stupendo, dotato di ottima tecnica, molto volenteroso, attaccato alla squadra e ai suoi compagni, già serio e affidabile come disponibilità. Avrà saltato una decina di allenamenti in tre stagioni, e solo per motivi di salute”.
“Se devo essere sincero – prosegue Peirone – all’inizio del suo percorso con me non mi sembrava che poteva avere queste qualità. Aveva qualcosina più dei suoi compagni, ma non si notava tanta differenza. Ma con il passare del tempo, grazie alla sua forte passione e alla sua meticolosa applicazione agli allenamenti, queste doti nascoste che aveva già da sé si sono rese sempre più evidenti giorno dopo giorno.
Ha avuto un periodo di difficoltà nel pieno della sua crescita fisica, quando dopo un’estate l’ho ritrovato alto almeno una ventina di centimetri in più: ha lavorato molto per riacquistare quell’equilibrio fisico-tecnico che aveva momentaneamente smarrito”.
La Redazione