Otto stagioni, duecentosettanta partite, ottantasei gol. Sono i numeri di Joao Pedro Geraldino dos Santos Galvao con la maglia del Cagliari. Eppure, a un anno dalla scadenza del contratto, il brasiliano sembra ormai giunto al capolinea della sua lunga esperienza in Sardegna.
Sfida a tre
Monza e Salernitana, sorpassi e controsorpassi, ma finora nulla è cambiato sulla strada del mercato. Joao Pedro è ancora – probabilmente per poco – un giocatore del Cagliari. Non uno semplice, ma il capitano con il numero dieci sulle spalle. A contendersi il brasiliano di Ipatinga sembrano essere rimasti soltanto brianzoli e campani, anche se un terzo incomodo attende sornione l’evolversi della vicenda. Perché, parole di Capozucca, “Non vedo come possa restare in Serie B, sarebbe un lusso. Giusto che vada per la sua strada“. E così la Serie A è pronta ad accoglierlo, ma tra i due litiganti attenzione al Torino, da sempre con gli occhi puntati sul trentenne rossoblù.
Attesa
Il Monza ci ha provato e non ha abbandonato la speranza, pur se l’accordo con il Cagliari non è mai arrivato al dunque. Men che meno quello con il calciatore, ancora in vacanza in Brasile dopo la retrocessione sancita a Venezia. Una distanza ampia e ardua da colmare tra rossoblù e brianzoli, nonostante i continui incontri tra Galliani e Capozucca negli uffici milanesi della Fluorsid. Così lo scatto della Salernitana sembra aver fatto saltare il banco, almeno queste le voci di radio-mercato. Anche in questo caso, però, mancherebbe il sì di Joao Pedro, in un mistero che cresce ogni giorno. Il quasi ex numero rossoblù, infatti, attende il Torino, unica vera tentazione al momento di quel mondo chiamato Serie A. Come con il Monza così con il club di Urbano Cairo la distanza è ampia, forse anche di più, ma il tempo che passa gioca a favore dei Granata. Tra quel contratto in scadenza e la volontà del giocatore che, come sempre, sarà decisiva.
Senza parole
L’attesa di norma porta consiglio, con Cagliari e Torino che potrebbero trovarsi a metà strada tra quei 5 di offerta granata e i 10 di richiesta rossoblù. Sempre che da Monza e soprattutto da Salerno non provino il colpo alzando il tiro e, soprattutto, convincendo l’attaccante brasiliano. Joao Pedro dal Brasile guarda interessato ciò che accade, in rigoroso silenzio. Un’assenza di parole che fa rumore, a maggior ragione dopo una retrocessione amara con la fascia di capitano. Un silenzio tanto assordante quanto normale, perché come tutti i calciatori – a Cagliari come altrove – la bocca di Joao Pedro è cucita da un contratto che non gli permette né di parlare né di scrivere senza autorizzazione del club di appartenenza. Parole che arriveranno, chissà, dopo il quasi certo addio, che sia in direzione Salerno, Monza, Torino o altrove. Nel frattempo il Cagliari tratta, discute, prova a trovare la quadra. Poi arriverà il turno di Joao Pedro e lì, tra ambizioni, volontà e necessità, arriveranno anche i saluti di rito. Con o senza sassolini da togliersi lo dirà il tempo.
Matteo Zizola