Il punto in conferenza stampa, al via della nuova stagione in Lega Pro e nel giorno della presentazione del nuovo tecnico Leandro Greco, del patron dell’Olbia Alessandro Marino. Di seguito le parole del presidente dei galluresi sul presente e sul futuro della società isolana.
L’introduzione del presidente
“Stiamo facendo squadra come Olbia e oggi infatti siamo qui con il nuovo mister e con i nostri sponsor. Quest’anno abbiamo perso Matteo Sechi, andato al Cagliari, e questo è il segnale che formiamo non solo calciatori ma anche giovani manager. Lui qui ha fatto un ottimo lavoro tra comunicazione e marketing. Abbiamo scelto Leandro perché rispecchia l’identikit perfetto per essere il nostro allenatore. Di lui mi ha colpito non tanto il percorso da giocatore o sulle esperienze pregresse in panchina ma il suo spirito. Dalla prima chiamata si è stabilito un grandissimo feeling. L’istinto nel calcio e nelle scelte conta tanto quanto le riflessioni. Lui mi ha indicato le giuste priorità, abbiamo gli stessi obiettivi. La nostra parola chiave sarà sacrificio per questa stagione. Nessuno ti regala niente e lo sappiamo. Mi piace che anche il mister l’abbia usata fin dal primo giorno. Non possiamo adagiarci su nulla, ma con la fame e la voglia possiamo raggiungere risultati importanti. Il direttore Tatti mi ha proposto il suo profilo e poi abbiamo condiviso la scelta”.
I giovani del Cagliari
“Abbiamo individuato tanti giovani ex Primavera interessanti, ora stiamo valutando il loro entusiasmo. Se non sono entusiasti e onorati di venire qui altrimenti ci sono tante altre squadre. Però ci sono tanti buoni prospetti a differenza dell’anno scorso, ora li stiamo valutando e vediamo chi arriverà definitivamente. Ma oltre al Cagliari stiamo trattando anche tanti altri giocatori e ci muoviamo ad ampio spettro, non ci focalizziamo solo sul Cagliari. Siamo all’ottavo anno di Serie C non a caso”.
Obiettivo stagionale
“Dopo tanti anni mi sono reso conto che in Lega Pro, nella nostra fascia di budget, c’è stato un grande cambio di ambizioni e programmazione. In Serie C è meno netto il blocco tra le grandi e le medio-piccole. Molti club che prima spendevano tanto ora sono più attenti. La base minima resta la salvezza ma l’ambizione massima, se lavoriamo bene, resta quella di finire nella prima parte del girone. Dipenderà da diversi fattori ma ci sono molti esempi di squadre arrivate in fondo con intelligenza. Ci proveremo anche noi, senza però aumentare le spese. Se tutti lottiamo per lo stesso obiettivo possiamo riuscirci, magari avendo meno infortuni dell’anno scorso”.
Girone dell’Olbia
“Le certezze nella vita sono poche, c’è stata anni fa una sentenza, portata avanti dopo un ricorso della Viterbese, per la posizione delle sarde nei gironi di Lega Pro. Quel ricorso ha stabilito che per la Sardegna non conta la latitudine ma considerando l’insularità i collegamenti aerei e navali. Ora vedo difficile che Olbia e Torres possano essere inserite nel girone C, visti anche i precedenti. E oggi l’insularità della Sardegna è anche più avanti rispetto al passato. Ma le basi sono abbastanza chiare”.
Nuovi soci
“Rispetto all’ultima volta le trattative in corso stanno andando avanti. Da cinque possibili soci ci siamo ridotti a tre. Le trattative sono a un livello più avanzato, questo non vuol dire che verranno chiuse. La mia idea sicuramente non è cambiata rispetto a qualche settimana fa. Voglio provare a portare il club in una dimensione diversa”.
Nuovo stadio
“Per noi è una necessita, io e il sindaco siamo totalmente allineati su questo. Ci sono delle tempistiche da rispettare, e non sono troppo dilazionate, ma l’amministrazione è con noi per il progetto. La mia previsione è che si possa portare a casa il discorso stadio. I tempi sono dettati dall’iter legislativo che è di 3-4 anni. Il problema è sempre dare il via a questo iter. Io sto cercando capitali privati in funzione di finanziare il nuovo stadio”.
Roberto Pinna
