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Maran: “Siamo sul pezzo”

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Rolando Maran presenta Lazio-Cagliari di sabato 22 dicembre alle 12.30

“Abbiamo qualche assente – esordisce Maran – Siamo in attesa di capire come stanno gli acciaccati, sicuramente non avremo Pavoletti e Lykogiannis. Abbiamo fatto reclamo ufficiale contro le squalifiche di Srna e Ceppitelli (un altro turno da scontare, ndr) e avremo risposta stasera, così capiremo se potranno giocare a Roma”.

Nessuna paura di contraccolpi psicologici post-Napoli. “Ho rivisto la mia squadra in settimana, che ha lavorato duro ed è rimasta sul pezzo. Siamo pronti, ci sono tre gare ravvicinate impegnative, pensiamo un match alla volta. Non penso che una punizione allo scadere possa cambiare il giudizio, abbiamo fatto bene e non credo che tornando indietro cambierei le scelte fatte”.

Ora c’è la Lazio. “Una delle squadre più forti della Serie A per qualità e quantità”, è sicuro Maran, che poi passa alla questione tattica. “Modulo 4-4-2 o 4-3-1-2? Contro il Napoli Barella è stato bravo ad alzarsi o abbassarsi a seconda delle esigenze, perché il Napoli ti costringe a difenderti. Noi abbiamo nel DNA la capacità di adattarci alle situazioni che si presentano, formando il rombo o il centrocampo in linea”.

All’Olimpico si potrà rivedere la difesa a cinque ammirata nel finale contro Milan e Napoli? “E’ un’idea che possiamo sviluppare, ho giocatori duttili che mi permettono di farlo. Ci sono momenti della gara da saper leggere. In quel momento serviva allentare la pressione e alzarci un po'”.

Pajac è uno degli acciaccati da valutare, quindi speriamo di recuperarlo. Credo che oltre alla gamba in certe situazioni serva capacità di lettura. Lazzari a Ferrara ci fece soffrire sulla sinistra contro Padoin, è vero, ma Lazzari mette in crisi chiunque. Dunque non è questione di uomini. Detto ciò, Pajac lavora quotidianamente sulle sue qualità e le cose da migliorare, ricopre un ruolo difficile da interpretare in cui serve molta attenzione. In difesa abbiamo gente come Padoin, Faragò e Pisacane che può ricoprire più ruoli, questa è una grande forza perché puoi variare lo spartito e aggiustare senza effettuare sostituzioni”.

Pesa l’assenza di Pavoletti. “Molto, ma bisogna lavorare e ragionare con quelli che si hanno a disposizione”. Il calendario non è dei più semplici: “Speriamo che al ritorno alla vittoria manchino meno di 24 ore – scherza ma non troppo – Il 28 ottobre è lontano, ma abbiamo sfidato squadre molto forti in casa e fuori. La vittoria la cerchiamo ogni domenica, si vede dalle prestazioni che abbiamo offerto. Siamo squadra vera, non abbiamo mai smesso di esserlo; era il problema di inizio stagione, ora riusciamo a non sprofondare anche nelle difficoltà e siamo sempre in partita”.

Si gioca anche sotto le feste: “Spero che questo porti tanta gente negli stadi, ci piaceva goderci le feste in famiglia riposandoci, ma si va in campo e facciamo parte con piacere di questo spettacolo”. Un giudizio sul mercato prorogato fino al 31. “Avrei preferito finisse il 18, ormai ci siamo abituati alle voci durante la preparazione delle partite, quindi andiamo avanti sereni”. Guai però a parlare di trattative: “Ci giochiamo tre gare ravvicinate, dobbiamo farci trovare pronti, almeno io devo focalizzarmi sul campo”, taglia corto.

dall’inviato Fabio Frongia