La conferenza stampa dell’allenatore del Cagliari prima della Coppa Italia.
Esordisce così Rolando Maran in sala stampa alla vigilia del match contro l’Atalanta (ore 17.30 alla Sardegna Arena). Prende la parola, rompendo il classico rituale. “Mi preme salutare come si deve Daniele Dessena, ho avuto la fortuna di allenarlo e di averlo come capitano. Un grosso in bocca al lupo, un ringraziamento per la sua enorme disponibilità dal primo all’ultimo minuto, ad un cardine della storia del Cagliari”.
La scelta di far partire Dessena è stata condivisa? “E’ venuta fuori questa opportunità per lui, poteva trovare più spazio in campo e un contratto diverso, essendo in scadenza. Meritava questa chance”.
Via Dessena, manca una pedina a centrocampo. Arriverà qualcuno? “C’è confronto continuo con il club, c’è grande compattezza, la società lavora e valuta una rosa di giocatori per capire cosa può essere utile. L’addio di Dessena ci ha colto un po’ di sorpresa per le tempistiche, ma con l’Atalanta giocheranno elementi assolutamente affidabili”.
C’è la Coppa Italia, che Cagliari vedremo? “Metterò in campo la squadra che possa andare in campo con grande voglia di passare il turno, ho spesso fatto giocare elementi con meno minutaggio, ma non sarà quella l’unica discriminante per la scelta”.
Situazione infortunati. “Abbiamo qualche acciacco, unici sicuri out sono Klavan e Cerri. Birsa può giocare subito, è disponibile”. Come sta Pavoletti? “Sta bene, finalmente. A Udine non lo rischiammo, ora è a disposizione. I numeri testimoniano la sua importanza per noi. Ogni giocatore deve avere delle peculiarità per far fare un salto di qualità alla squadra. Leonardo ha fisico, carattere, capacità di fare gol”.
Quali strascichi per la gara di Udine, prima della sosta? “Ci ha lasciato molto amaro in bocca, ho visto però un ottimo lavoro al rientro nel 2019, questo mi dà fiducia”. Che differenze ci sono tra Birsa e Castro sulla trequarti? “Nel momento in cui si è pensato di intervenire abbiamo puntato su un giocatore pronto, che sa cosa chiedo e che mi conosce. Interpreta a modo suo il ruolo, come è normale per ciascun giocatore, Valter vuole mandare il compagno in profondità e venire incontro a giocare, facendo da regista aggiunto”.
Unica vittoria in trasferta è arrivata proprio a Bergamo, a inizio campionato. Quanto può contare questo e quanto può contare il fatto che loro arrivano con i titolari? “E’ molto importante farci trovare pronti al cospetto di un gruppo con grandi qualità, che punta all’Europa e alberga nelle posizioni nobili della Serie A. Vogliono passare il turno, come noi. E’ ottimo trovare subito una squadra forte”.
Ci dice qualcosa sulla situazione Nandez-Barella e sulla fascia sinistra, dove pare esserci movimento con un nuovo ingresso (Peluso probabile)? “Alleno un gruppo di ragazzi eccezionali, non sarebbe giusto parlare di situazioni che non sono ufficiali. La società ha un gruppo di nomi su cui lavora, Nicolò è pienamente mentalizzato e non mi sembra ci sia aria di partenza imminente, come peraltro ha sempre detto la società. Le voci di mercato? Bisogna abituarsi a certe dinamiche, non solo Barella che è il più citato, dico solo che tutti stanno dimostrando enorme maturità e grande voglia di lavorare nel quotidiano”.
In mattinata è stato ufficializzato il ritorno di Roberto De Bellis, preparatore atletico, accanto a Maran, come a Catania e Chievo. “C’è stata questa possibilità, il programma era che si unisse al nostro gruppo dalla prossima stagione. Si unisce un grande professionista stimato da me, che sicuramente sarà apprezzato dalla società e dalla squadra. E’ un grande professionista che fa parte della nostra squadra di lavoro”.
Chi sono i rigoristi in caso di arrivo ai rigori? Birsa può diventare rigorista anche in partita, oltre che tiratore di calci di punizione? “Proviamo tante situazioni, tanti tiratori, sicuramente Valter ha qualità e come ogni anno sarà tra i papabili. Sull’arrivo ai rigori, è una situazione particolare che non è semplice preparare a priori”.
dall’inviato Fabio Frongia