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ll Cagliari ringrazia la Regione: “Un segnale importante di ripresa”

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Il Cagliari Calcio ha voluto ringraziare la Regione Sardegna per l’ok all’apertura parziale della Sardegna Arena per la partita contro la Lazio.

La delibera da parte del presidente Christian Solinas è arrivata nella tarda serata della vigilia della gara, a qualche ora di distanza dal grido di allarme dell’AD della Lega Serie A lanciato per la disparità di trattamento delle regioni al tema dell’apertura stadi. Tutto bene quel che finisce bene, con la società rossoblù che ha espresso la propria gratitudine in una nota ufficiale: “ In occasione della gara in programma questo pomeriggio alla Sardegna Arena, prima partita casalinga del Cagliari nel campionato di Serie A 2020-21, i rossoblù scenderanno in campo davanti a mille spettatori.  Il Cagliari Calcio intende ringraziare la Regione Sardegna per la sensibilità dimostrata nel consentire la presenza allo stadio del pubblico: per quanto in numero limitato, si tratta di un segnale importante di ripresa verso un graduale ritorno alla normalità. Una decisione che oggi permetterà ai tifosi, nel pieno rispetto delle misure anti-Covid, di poter sostenere da vicino la propria squadra del cuore”.

Qualche ora dopo è arrivata anche il commento dell’Amministratore Delegato della Lega Serie A De Siervo: “Ringrazio il Presidente della Regione Sardegna Solinas per l’ordinanza con la quale ha permesso l’entrata di mille spettatori alla Sardegna Arena già dalla gara di oggi. Per garantire un equilibrio nella competizione era importante avere anche a Cagliari, come negli altri stadi, una iniziale riapertura al pubblico. Giovedì scorso mi sono recato in Ungheria per assistere di persona alla prima gara europea in presenza di tifosi – ha concluso De Siervo –, le Società di A stanno attuando un protocollo ancora più scrupoloso di quello utilizzato nella Supercoppa europea per cui mi auguro che presto, valutando l’andamento della curva epidemiologica e tutelando la salute di chiunque entri in uno stadio, si possano ritrovare progressivamente anche in Italia quei momenti di gioia vissuti sugli spalti dai tifosi a Budapest”.

 
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