L’allenatore del Latte Dolce, Mauro Giorico, è intervenuto ai nostri microfoni durante la nostra rubrica settimanale Il Giovedì di 131, focus dedicato al girone G della Serie D. Queste le sue dichiarazioni.
Sul derby contro il Cos
“Che partita è stata quella di domenica contro il Cos? È stata una partita difficile perché ci vedeva impegnati contro la seconda in classifica, una squadra forte, probabilmente la più forte tra le squadre sarde. la paritta si è anche messa male per noi perché abbiamo preso gol su un calcio d’angolo e ci ha visto rincorrere il risultato però non ci siamo demoralizzati, abbiamo cercato di subire poco anche perché loro avevamo sicuramente più possesso palla però le occasini che abbiamo avuto noi nel primo tempo loro non le hanno avute. Tutto sommato devo dire che è un pareggio meritato da parte del Latte Dolce e caratterialmente abbiamo dimostrato di poterci essere rimanendo sempre in partita per poi pareggiarla. È vero che loro hanno colpito due traverse, noi ne abbiamo colpita una ma sicuramente abbiamo avuto qualche occasione in più per fargli male. Però, tutto sommato, un giusto pareggio che ci dà morale per il proseguo anche perché il girone di ritorno è un altro campionato, con le squadre che sono intervenute tutte sul mercato”.
Sul mercato
“Piassi recuperato da considerarsi come un nuovo acquisto? Kaio sicuramente per noi è un ‘nuovo acquisto’ perché ha avuto diversi mesi per recuperare da un infortunio però adesso, pian piano, sta cercando di entrare in condizione anche se non ha tutta la partita nelle gambe. Comunque nell’ora in cui lo utilizziamo si fa sentire. In più il direttore è intervenuto con 3-4 nuovi acquisti che ci danno appunto la possibilità di poter recuperare quei giocatori che non stavano benissimo vedi Marcangeli, Saba, Oliveira. Quindi sono utili soprattutto per questo. In più chiaramente quando saranno apposto il tasso tecnico si solleva un attimino. Tutti quanti vorrebbero giocare però, a maggior ragione, durante la settimana, devono dimostrare di poter giocare ed è chiaro che questo mi fa piacere”.
Sul percorso in stagione
“Lo step in più che dovremo fare in vista del girone di ritorno dopo la vittoria contro il Budoni e il pari con il Cos? Lo step è quello di confermare quello che di buono abbiamo fatto in queste due partite. Domenica affronteremo la prima della classe (la Cavese n.d.r.) ed è chiaro che le motivazioni, se non te le può dare la prima della classe, chi te le può dare? Quindi, a maggior ragione, questa è una partita difficilissima perché loro arrivano da un periodo non positivo, dalla sconfitta di Coppa Italia di ieri (17 gennaio, contro la Fidelis Andria n.d.r.) ma lasciamo perdere questa. Domenica hanno perso in casa contro il Cassino e poi erano reduci da due pareggi. Non stanno attraversando un momento felicissimo però a maggior ragione le squadre che soprattutto hanno un buon valore così come la Cavese – perché non ha una squadra ma due – composta da buoni giocatori che verranno qui per cercare di vincere la partita però troveranno una squadra come il Latte Dolce pronta a ribattere colpo su colpo e possibilmente capace di portare a casa dei punti”.
Sugli aneddoti del passato e del presente
“L’aneddoto di Bonacquisti e Sanna nell’anno della promozione all’Arzachena sul contenuto che c’era dentro al mio borsello? Sinceramente non mi ricordo di aver avuto nemmeno il borsello e quindi, probabilmente, si sarà confuso con qualche altro allenatore (ride n.d.r.). Il torello durante gli allenamenti? Sicuramente è accaduto, quest’anno un pochino meno perché c’è sicuramente meno tempo. Ieri ne abbiamo fatto uno ed erano mesi che non ne facevamo. Alla fine quello che rimane è il divertimento che ci deve essere. Quando uno viene in campo deve cercare di divertirsi perché altrimenti passo come quello che fa passare la voglia di fare calcio. Io sono consapevole che prima di tutto i ragazzi stiano bene in un ambiente tranquillo e sereno come quello del Latte Dolce. Lo è stato ad Arzachena e in altri campi che mi ha visto allenare queste squadre però è vero: i ragazzi devono essere gioiosi di fare questa attività. È uno sport bellissimo però non deve mai mancare il divertimento. Poi ci sono dei momenti in cui bisogna essere un pochino più forti e far capire a certi ragazzi che non è solo divertimento ma ci sono delle cose che vanno rispettate però poi passa tutto e ci si diverte anche non soltanto nel rettangolo di gioco ma anche negli spogliatoi. Per cui ci deve essere sicuramente un clima disteso. Chi butterei nel Latte Dolce in mezzo al torello? Ci passano tutti, non è che ci passa solo uno. Ieri, a caso, sono andati dentro due che sono nuovi e sono di colore e mi hanno detto ‘mister, lei è razzista’. ‘E io ho risposto: ‘No, io non sono razzista, voi iniziate a correre che non l’avete fatto (ride n.d.r.)'”.
Sul derby Torres-Olbia
“Quanto è importante il valore specifico di un derby e quando c’è bisogno di dare un segnale alla piazza? È chiaro che la Torres è in una posizione di privilegio, sono secondi in classifica, stanno andando benissimo al cospetto di un’Olbia che ha iniziato benissimo ma che in questo momento non si sta ritrovando. Il derby, però, è un punto interrogativo perché è una partita diversa che racchiude tante componenti. L’Olbia ci metterà sicuramente il massimo impegno per portare a casa qualche punto. La Torres, però, ha dalla sua il numerosissimo pubblico che la porterà a disputare una gran gara. Il livello, però, vista la classifica, depone a favore della Torres. Io credo che l’Olbia creerà qualche difficoltà ma a prevalere sarà sicuramente la Torres”.
Sul momento dell’Olbia
“Come dovrà affrontare l’Olbia questo derby? Con il massimo impegno da parte di tutti, questo è sicuro però non è facile. Io ho visto la partita Cesena-Olbia in tivù e ho visto anche una parte di quella della Torres. Sono sicuramente due interpretazioni di gara diverse. L’Olbia è andata lì per cercare di portare a casa un punto, hanno subito tante occasioni da gol dal Cesena, sono stati bravi a rimanere in fondo con una rete di scarto: un altro po’ e ci scappava il pareggio da parte dell’Olbia”.
Su Torres-Rimini
“La Torres è andata benissimo nella prima parte contro il Rimini, si sono portati in vantaggio, poi hanno avuto una decina di minuti ofuscati dove sono riusciti a prendere tre gol, cosa che non era mai successa quest’anno e lì la partita si è complicata. Però ribadisco: il fattore pubblico domenica sarà sicuramente determinante per far riprendere la strada alla Torres che è quella di continuare a stare nei piani alti della classifica di Serie C. Quanto pesa nelle gambe dei giocatori lottare per un obiettivo storico? Non credo che pesino nelle gambe, le gambe servono per durare nei novanta minuti, poi cerchi di recuperare. È l’aspetto mentale che a volte magari non si riesce a controllare. Io ho detto che in 10-15 minuti hanno avuto un blackout però, siccome conosco tanti giocatori della Torres, credo che questo bagaglio lo metteranno apposto già da domenica e non abbasseranno la guardia. Il derby deve essere un punto di partenza per continuare sull’obiettivo che magari non è rimarcato tantissimo ma la gente vorrebbe che la Torres lotti per un obiettivo che difficilmente sono arrivati a raggiungere”.
Sui giovani del Latte Dolce
“Che risposte stiamo avendo dai giovani al Latte Dolce? I giovani stanno facendo bene, qualcuno più di altri. Qualcuno magari ha perso lo smalto iniziale e dobbiamo cercare di farglielo recuperare. Purtroppo in allenamento abbiamo visto che si è infortunato Mureddu, che è un classe 2007 che noi abbiamo fatto giocare per tre partite. È un ragazzo che stava facendo benissimo però ha avuto un infortunio alla caviglia e adesso è più di un mese e mezzo che sta cercando di recuperare. Mi auguro che si possa riprendere nel più breve tempo possibile in modo da essere utile nel finale di questo campionato. Abbiamo tanti giovani che possono fare questa categoria però ci vuole acnhe un attimo di tempo perché non dobbiamo dare loro troppe pressioni. Quello che possiamo pretendere da un grande non dobbiamo farlo verso un giovane, dandogli tutte queste responsabilità. Poi ci sono partite che vanno benissimo e accettiamo quello che ci danno. Laddove fanno meno bene dobbiamo considerare comunque che sono sempre dei giovani che devono ancora maturare del tutto. Lo step che deve fare Piga per il grande salto nel professionismo? Anche lì è sempre una questione di testa. Sono dei giocatori che hanno delle grosse possibilità però in certi momenti poi magari si perdono per poco e questo non deve succedere se tu devi arrivare a quello che deve essere l’obiettivo di cercare di scalare le categorie. Si ritrova a fare un ottimo campionato di Serie D però per poterci arrivare devi fare un ulteriore step, soprattutto mentale perché a un giocatore così non gli manca assolutamente niente: ha tecnica, la giusta cattiveria agonistica in tante situazioni però ci deve essere la forza mentale che ti porta a fare un ulteriore step. Io non sono uno psicologo, anche se cerco di entrare nella loro testa, però poi deve essere il singolo giocatore a credere fortemente nelle sue possibilità”.
Sui nuovi acquisti del Latte Dolce
“Che impressione mi hanno fatto i nuovi acquisti invernali? Orlando, ad esempio, l’abbiamo buttato subito dentro perché avevamo necessità di avere un centrocampista dinamico e perché avevamo dei giocatori fuori per diversi problemi. Johnson lo abbiamo messo dentro nella seconda parte della partita contro il Cos. Serra è arrivato e ha fatto la prima settimana di allenamenti, poi ha dovuto saltare la partita per motivi personali. Vedremo di inserirlo nella lista dei convocati e vedremo quali sono le sue caratteristiche però credo che nella batteria dei fuoriquota penso ci potrà dare una mano. Henoc N’Gbesso ha delle ottime qualità. Spero di poterlo avere già questa settimana anche perché abbiamo qualche defezione e dobbiamo sempre fare i conti con chi è disponibile e chi invece no. Conto di averlo già in una parte della gara contro la Cavese”.
Sul girone G della Serie D
“Che girone di ritorno mi aspetto? È un girone di ritorno dove il Gladiator che si trova ultimo ha fatto dei movimenti di mercato elevati sia come numero che come qualità dei giocatori. Ha cambiato tre allenatori e ha preso altri 12 giocatori però sono ancora lì. È chiaro che se una squadra ha la possibilità di spendere questi soldi si riversa su quei giocatori che hanno un vissuto importante in questa categoria. Noi invece, siccome il direttore sportivo non aveva più soldi (ironizza n.d.r.), è dovuto riccorrere su dei ragazzi che si vogliono rimettere in gioco e a me va bene così. Sono dei ragazzi che hanno delle qualità importanti già in questa categoria per poi spero spiccare il volo in altre categorie superiori. Le altre squadre si sono tutte rinforzate, non ultima la Cavese che da prima in classifica poteva sicuramente farne a meno ma ha fatto degli ulteriori acquisti perché ci credono fortemente a stare lì a vincere il campionato o a fare i playoff ed è chiaro che, vedendo che si sono mossi in questo modo, devi pensare che il girone di ritorno sarà sicuramente tutt’altro rispetto al girone d’andata. Noi dovremo essere bravi quantomeno a fare gli stessi punti del girone d’andata per ottenere una salvezza tranquilla e senza soffrire e questo lo pretendo già da domenica”.
Sull’equilibrio nel girone G di Serie D
“Se mi aspettavo questa poca distanza tra le squadre nella parte centrale della classifica? La classifica è molto corta perché vai a valutare quella che oggi è dentro ai playoff che ha 30 punti però sei a 2-3 punti dai playout. È chiaro che, con una classifica così corta, devi cercare di avere continuità. Anche un pareggio muove la classifica e magari riesci a recuperare su chi perde e a non perdere troppo su chi vince. Poi magari gli altri pareggeranno come la tua squadra e rimani ancora così. È un campionato dove puoi perdere con tutte e vincere con tutte. Dipende da come interpreti la gara. Il Cassino, domenica scorsa, ha vinto 2-0 e molto bene contro la Cavese, prova evidente che probabilmente i valori non rispecchiano quelli che poi sono alla fine i risultati domenicali. Se la Cavese, com’è risaputo, è uno squadrone, avrebbe dovuto vincere. Invece con una prestazione maiuscola da parte del Cassino a fronte di una prestazione inferiore da parte della Cavese, ecco che c’è questo risultato a sorpresa. Tutte le partite vanno affrontare con il giusto piglio, la giusta determinazione se vuoi portare a casa la vittoria o il pareggio. In caso contrario il tasso tecnico di tante squadre è superiore al nostro e ne siamo consapevoli. Noi dobbiamo cercare di far valere quelle che sono le nostre caratteristiche”.
Sulla gara contro la Cavese
“Che partita sarà contro la Cavese e quali saranno le chiavi della gara? Sarà sicuramente una partita molto combattuta. Loro, essendo primi in classifica, verranno qua per cercare il punteggio pieno ma troveranno – sono certo di questo – una squadra organizzata, che ha dei valori importanti e soprattutto con la giusta consapevolezza che, per salvarti, devi allungare la striscia positiva. Noi siamo in striscia positiva da due gare e, siccome giochiamo in casa, dobbiamo fare di tutto per cercare di allungare questa striscia positiva. Credo che la Cavese troverà tante difficoltà a giocare contro il Latte Dolce anche se giochiamo a Sennori. troverà delle difficoltà date dalla grande voglia che ha questo gruppo di fare risultato”.
La Redazione