L’allenatore del Latte Dolce, Mauro Giorico, ha parlato a margine del match casalingo pareggiato 1-1 contro la Romana. Queste le sue dichiarazioni.
Sulla gara
“Sicuramente rimane il rammarico di non aver saputo cogliere una vittoria che ci avrebbe dato soprattutto una spinta morale per questo finale di campionato. È vero che siamo andati in svantaggio alla prima situazione di gioco nel secondo tempo, su un nostro errore inconcepibile. Al giocatore di fascia avevamo detto di non uscire e che dalla sua parte ci stavano creando problemi. Si doveva presidiare di più la zona e non uscire sull’uomo con dieci metri di ritardo. Lì ci hanno bucato e ci hanno fatto gol. Poi è chiaro che se affronti la Romana, terza in classifica, una buona squadra e vai in svantaggio la gara sicuramente si complica. Abbiamo recriminato per un rigore non dato. Io però rimprovero il mio giocatore perché in una situazione di questo tipo bisogna essere più rapidi. Bisogna essere più lucidi davanti alla porta, è vero che il rigore ci poteva stare così come l’espulsione perché era fallo da ultimo uomo. L’arbitro, invece, ha sorvolato. Noi dobbiamo essere più cinici nel concretizzare le occasioni da gol che ci capitano. Ci sono capitate diverse occasioni anche nella seconda parte della gara e che non abbiamo sfruttato bene. Ricordo un’azione con Marcangeli che salta l’uomo, arriva sul fondo e ci sono due giocatori in mezzo all’area: lì o metti palla in mezzo oppure cerchi l’autorete. Sono situazioni che devi cercare di capitalizzare per uscire da una situazione che ci vede sempre in bilico nella zona playout. Quindi c’è più rammarico che il bicchiere mezzo pieno pur avendo recuperato il punteggio”.
Sul momento
“È chiaro che nessuno poteva aspettarsi un Latte Dolce oltre i 40 punti quando mancano tante giornate alla fine di questo campionato. Sapevamo che dovevamo soffrire per portare in porto questa salvezza. Ci stiamo tentando ma bisogna dare qualcosa in più per cercare di vincere. Ora vediamo la prossima contro l’Ischia. La formazione che ho messo in campo oggi era sicuramente più votata all’attacco perché in queste partite devi cercare di fare punteggio pieno. Proveremo a farlo con l’Ischia ma ripeto c’è il rammarico di non essere riusciti oggi, con delle ripartenze più precise, a portare a casa la vittoria”.
Sui prossimi impegni
“Se andiamo a vedere il calendario, io oltre alle gare contro Ischia e Atletico Uri, ne metterei una terza, ovvero quella contro il Gladiator. La partita contro l’Uri è uno scontro diretto dove giocheremo fuori casa. Se ricordiamo come andò a finire nel girone d’andata, ci fu un gol di mano. Ci prepareremo per cercare anche di fare un gol con la mano come l’Uri (ironizza n.d.r.). A parte gli scherzi, pensiamo a una partita alla volta. Adesso è fondamentale quella contro l’Ischia, contro cui vogliamo cercare di portare a casa i tre punti. Poi ci sarà l’Uri, il Gladiator e le altre gare. Siamo in linea con quelli che sono gli obiettivi ma ci vuole quel qualcosa in più per provare a soffrire di meno nelle partite finali di questo campionato”.
Sulla scelta di Faye esterno basso
“Inizialmente ho scelto l’opzione che ci dava la possibilità di poter spingere con un esterno d’attacco adattato a terzino. Il problema, però, è quello dei fuoriquota. Dal punto di vista tattico Pireddu ci dà qualcosa in più in fase difensiva perché è un terzino. Per cercare di vincere le partite, devi cercare di mettere un giocatore adulto sotto porta e togliere uno come Pireddu, che mi dispiace tantissimo aver lasciato fuori per quello che è il suo momento. Faye oggi non era sicuramente nella sua giornata migliore. Dopo quell’errore che ha fatto, rimarcato poi dalle cose che gli abbiamo detto alla fine del primo tempo, ho preferito mettere Canu e spostare Aru dall’altra parte. Se sapessi che uno non dà quello che potrebbe dare non lo metteri in campo”.
La Redazione