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Furtado e Rizzo durante Olbia-Terracina | Foto Sandro Giordano

L’Analisi, Serie D | Olbia questa è la strada giusta. Cos e Ilva segnali di rinascita

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Altro weekend positivo per le squadre sarde in termini di risultati. Dalla vittoria dell’Olbia per 2-1 sul campo del Terracina, passando per i pareggi dell’Ilvamaddalena sul campo dell’ambizioso Guidonia e del Costa Orientale Sarda contro il Savoia. Da un lato risultati dal sapore di rinascita, dall’altro sconfitte che se prese nel verso sbagliato possono minare le consapevolezze acquisite finora. Come quella del Latte Dolce per 2-1 in casa del Cassino o il pesante 5-0 rimediato dall’Atletico Uri in un match non esente da polemiche in casa del Real Monterotondo.

Olbia
Quarto risultato utile consecutivo, terza vittoria in campionato e finalmente un rendimento da vera Olbia. La squadra di mister Zé Maria sul campo di un Terracina in difficoltà vince e convince, in particolare in termini di carattere con i bianchi abili nel ribaltare il risultato a proprio favore e conquistare tre punti che valgono due gradini in più classifica. Il momento per La Rosa è compagni è di quelli positivi, la fiducia pian piano cresce, con i risultati che migliorano a dimostrazione di quanto sia positivo il lavoro fatto dal neo-tecnico dei galluresi. Segnali di continua crescita che passano dagli interpreti che, nel buio generale delle prime giornate, stanno trovando maggiore capacità di incidere e decidere, come De Grazia, Arboleda, Furtado, ma anche lo stesso Di Chiara. Messaggi incoraggianti ma allo stesso tempo consapevolezza che ancora nulla è stato fatto, specie perché la classifica vede ancora l’Olbia nelle acque mosse, ma allo stesso tempo si fa sempre più vicino un girone di ritorno in cui gerarchie e forze delle squadre possono cambiare notevolmente. Ed è proprio questo il momento in cui in via Georgia servirà rimboccarsi le maniche per continuare a crescere dopo i passi in avanti importanti fatti nelle ultime giornate, andando alla ricerca di profili che possano far fare il salto di qualità alla squadra. Sarnese, Atletico Uri e Gelbison, sono queste nell’ordine le tappe da affrontare per i bianchi di Zé Maria. Avversarie di valore e dalle ambizioni importanti e un derby contro una squadra organizzata e sempre pericolosa come la formazione di mister Paba. L’Olbia ha imboccato la giusta via per la rinascita, ma nel percorso che porta al nuovo anno servirà non mollare di un centimetro per dimostrare di aver trovato la quadra per affrontare al meglio una categoria ostica e imprevedibile come la Serie D. (a.o.)

Atletico Uri
Trasferta amara quella di Monterotondo per l’Atletico Uri di mister Massimiliano Paba con i giallorossi sconfitti per 5-0 dopo una gara fortemente condizionata dall’arbitraggio. Sono due, infatti, le espulsioni sancite dal giudice di gara nella prima frazione, che hanno cambiato inevitabilmente l’inerzia di una partita che si stava incanalando a favore dei sardi. Una sconfitta pesante al di là degli episodi che arresta la striscia di risultati utili positivi dei giallorossi – prima di questa sfida imbattuti da cinque gare – ma che comunque non toglie la dimostrazione di orgoglio data da un gruppo in continua crescita. Una gara approcciata nel migliore dei modi con il pieno controllo del gioco in ambo le fasi da parte dell’Atletico Uri che, con il passare dei minuti e l’arrivo delle espulsioni, ha continuato a giocare con coraggio anche in inferiorità numerica. Lecito e comprensibile il rammarico al termine del match di mister Paba che ai nostri microfoni ha manifestato tutto il suo disappunto: “Sarò breve, c’è poco da commentare, mi limito a dire che è stata una gara fortemente condizionata dall’atteggiamento dell’arbitro e dalle sue decisioni perché undici contro undici c’era una sola squadra in campo. Stavamo facendo una grandissima prestazione e poi l’arbitro si è inventato due espulsioni che hanno sancito la fine della partita. Grande rammarico, grande delusione”. Un film visto a più riprese nella scorsa stagione, con i giallorossi che spesso hanno avuto a che fare con situazioni simili, ma allo stesso tempo un’arma da usare a proprio favore per lasciarsi alle spalle un sabato difficile da metabolizzare. Fadda e compagni dovranno ripartire dalle consapevolezze maturate nel filotto di risultati utili che hanno anticipato la trasferta di Monterotondo e da tutto ciò di positivo fatto nel recente passato. Far fronte alla difficoltà date dalle assenze degli squalificati De Cenco e Jah guardando però, allo stesso tempo, il bicchiere mezzo pieno dato dalle diverse certezze acquisite finora. A tre turni dal giro di boa l’Atletico Uri è al terzultimo posto in classifica, un posizionamento oggettivamente avaro rispetto alle potenzialità dei giallorossi con sfide dall’alto tasso di difficoltà, rispettivamente Paganese, Olbia e Lodigiani, a chiudere un girone di andata non semplice. (g.m.)

Costa Orientale Sarda
Mattoncino dopo mattoncino la Costa Orientale Sarda di mister Sebastiano Pinna sta rialzando la china e sta acquisendo fiducia. Lo ha fatto conquistando il terzo risultato utile consecutivo e non subendo reti per due gare di fila, con lo 0-0 contro il Savoia arrivato in seguito alla vittoria in esterna sul campo del Terracina per 1-0. Lenta risalita che arriva dopo un avvio di campionato da incubo culminato con il cambio di guida tecnica e l’addio di diversi giocatori di spessore. Una ricetta che finora si sta rivelando quella vincente, sia in termini di risultato, sia anche sotto l’aspetto dell’atteggiamento. Segnali incoraggianti che però devono fare da precursori a un vero e proprio cambio di passo da parte dei sarrabesi-ogliastrini che se da un lato si stanno riprendendo dopo un periodo di netta crisi, dall’altro hanno le capacità e le potenzialità per cambiare totalmente registro sia in termini di risultati che di prestazioni. Tempo al tempo, giustamente, con una classifica che recita riscatto e un mese di dicembre appena iniziato che dovrà gioco forza essere quello della rinascita per Ladu e compagni. Un percorso da compiere fatto di trasferte insidiose come quella di Pavona contro il Cynthialbalonga o in Campania sul campo della Sarnese, nel mezzo il match contro una Gelbison in gran spolvero dopo il cambio di panchina. Servirà farlo con la consapevolezza di aver imboccato la giusta strada per ripartire con forza, ma allo stesso tempo con la fiducia nelle proprie potenzialità e qualità, magari con qualche innesto dal mercato che possa permettere di dare nuova linfa e possibilità a una rosa di per sé forte. Ora inizia la vera stagione per la Cos, è tempo di tirare fuori le unghie e combattere per difendere una categoria di fondamentale importanza per il territorio e per il valore della società. (a.o.)

Ilvamaddalena
Continua a fare passi in avanti l’Ilvamaddalena di mister Fascia che, nella difficile trasferta sul campo dell’ambizioso Guidonia, torna in Sardegna con un punto importante più per il morale che in termini di classifica. Certo anche il pareggio conquistato è di quelli pesanti specie se si considerano il blasone dell’avversario e la differenza di budget tra le due squadre per costruire la rosa. La mano del tecnico biancoazzurro in queste sue prime panchine “post-Cotroneo” si è vista in particolare in termini di consapevolezza e atteggiamento, con Di Pietro e compagni abili nell’uscire indenni da due sfide dall’alto tasso di difficoltà come quelle contro Cassino e i ragazzi di D’Antoni. Ora il passo in avanti necessario è da compiere alla voce cattiveria, in particolare nelle zone nevralgiche del campo. Dettagli importanti specie per una squadra neo-promossa che deve affrontare un campionato equilibrato e difficile come si sta rivelando il girone G. Servirà farlo trovando maggiore lucidità e freddezza in avanti, unito a quel pizzico di malizia e furbizia in più nella propria metà campo. Tutti aspetti su cui crescere e lavorare, lasciandosi alle spalle i fantasmi della retrocessione di due stagioni fa e dando continuità al buon rendimento degli ultimi appuntamenti. Con il mercato pronto ad aprire, nell’Arcipelago si sta già sfruttando al massimo il periodo di trattive a disposizione, dall’arrivo di Di Marco passando per la ricerca di pedine esperte sia in attacco che in difesa per colmare il gap alla voce esperienza. Al momento l’Ilvamaddalena si trova al penultimo posto in classifica distante 7 punti dal Latte Dolce 12° e a 2 lunghezze dalla zona playout ricoperta dall’Atletico Uri, con le sfide contro Real Monterotondo, Paganese e Trastevere a chiudere il 2024. Raccolti i complimenti e i punti della ripartenza ora per l’Ilvamaddalena è arrivato il momento di conquistare la vittoria, di fare risultati pesanti per trasformare le sensazioni positive in fatti concreti di un’avvenuta rinascita. (g.m.)

Latte Dolce
Quattro sconfitte nelle ultime cinque gare, terza di fila dopo quelle incassate contro Anzio e Real Monterotondo con la classifica che vede il Latte Dolce di mister Gabriele Setti pericolosamente in 12^ posizione a +3 dalla zona playout. Analizzare il risultato però sarebbe riduttivo, specie perché il 2-1 di Cassino a onor del vero è di quelli bugiardi specie se si mettono a confronto le occasioni avute. Dei biancocelesti dal doppio volto, da un lato una difesa che dopo le certezze acquisiti negli appuntamenti precedenti alle tre sconfitte consecutive sta iniziando a patire l’assenza di un pilastro difensivo come capitan Cabeccia. Dall’altro un attacco che produce tanto, come i pali colpiti da Orlando e Tesio, ma che fatica a capitalizzare vuoi per sfortuna o per poca lucidità. “Dobbiamo lavorare in settimana per cercare di invertire il trend con delle buone prestazioni”, queste le parole di mister Gabriele Setti a fine gara, riferendosi in particolare alla tendenza che va invertita soprattutto in difesa, dove la squadra sassarese è la terza peggiore per gol subiti (21 come il Terracina). Necessità di invertire il trend, ma allo stesso tempo di sfruttare al meglio la finestra invernale del mercato perché se tra centrocampo e attacco la rosa a disposizione di Setti è ben fornita, appare lampante quanto sia necessario andare ad aggiungere almeno una pedina in difesa. Una classifica e un rendimento che fa scattare un campanello d’allarme, ma allo stesso tempo una classifica che ancora lascia tranquilli, nel futuro invece un percorso fatto di sfide insidiose (Trastevere, Lodigiani e Paganese) che i sassaresi dovranno essere bravi a sfruttare per approcciare al meglio al nuovo anno e scacciare via i fantasmi di una crisi (f.m.)

La Redazione

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